Petrodollaro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

L'espressione "petrodollaro" (o "petroldollaro") è stata coniata nel 1973 da Ibrahim Oweiss, professore di economia all'università di Georgetown, per descrivere la situazione che si è venuta a stabilire in quegli anni nei paesi dell'OPEC, quando la bilancia commerciale veniva sostenuta dal ruolo della moneta americana come riserva di valuta.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I paesi produttori di petrolio, a seguito dell'aumento del prezzo di questa materia, si sono trovati a disporre di grandissime risorse finanziarie, i petrodollari appunto perché il greggio veniva pagato utilizzando il dollaro statunitense. Tali risorse sono state reinvestite solo in piccola parte negli stessi Stati produttori. Il resto è stato riversato nel sistema economico e finanziario mondiale, con l'acquisto di valuta e titoli esteri, con effetti destabilizzanti sull'intero sistema.

Il pagamento del petrolio e di altre materie prime in dollari garantisce una domanda stabile di questa valuta, proveniente dall'estero, che serve a sostenere il cambio, in presenza di un saldo negativo della bilancia commerciale, ossia a finanziare il deficit estero degli Stati Uniti. Le materie prime sono un bene primario, comunque necessario all'economia, a scarsa elasticità della domanda rispetto al prezzo, e quindi adatto a garantire un cambio sulle altre monete indipendente dallo stato di salute di una economia.

Dopo la seconda guerra mondiale, in base agli accordi di Bretton Woods, il dollaro è stato la moneta sovrana delle transazioni petrolifere[senza fonte]. Il petrolio poteva essere comprato o venduto solamente in dollari, in genere riferendosi ad uno di questi tre marker petroliferi: il West Texas Intermediate Crude, United Arab Emirates Dubai Crude e il Norway Brent Crude.

Questa prassi è stata per la prima volta interrotta a luglio 2011 con l'apertura della borsa valori di Kish, in Iran.

A giugno, la Cina sigla un accordo di interscambio commerciale con Giappone e Iran per la fornitura di petrolio e prodotti finiti, prevedendo il pagamento nella propria valuta locale. Il 6 settembre 2012, la Cina ha annunciato l'apertura di una Borsa valori nella quale scambierà greggio con la Russia in yuan.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE4173959-0
  Portale Economia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di economia