Pensione di famiglia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pensione di famiglia
Titolo originaleThe Boarding House
AutoreJames Joyce
1ª ed. originale1914
Genereracconto
Lingua originaleinglese
Personaggisignora Mooney (madre di Jack e Polly)
Polly
signor Doran
Jack (fratello di Polly)
SerieGente di Dublino
Preceduto daI due galanti
Seguito daUna piccola nube

Pensione di famiglia (The Boarding House) è un racconto breve scritto da James Joyce e pubblicato nel 1914. È il settimo racconto della collezione intitolata Gente di Dublino.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In Pensione di famiglia viene raccontata la storia di Polly, diciannovenne, che lavora nella pensione della madre, la signora Mooney, insieme al fratello Jack. La pensione è frequentata da una clientela maschile, formata soprattutto da artisti. Polly s'innamora di un cliente, il signor Doran, che consuetudinalmente alloggia lì, e rimane incinta di lui all'insaputa di tutti. Ma la signora Mooney percepisce il problema della figlia, e una sera decide di parlarle. La madre di Polly vuole salvare la reputazione della figlia, e quindi vuole che il signor Doran sposi Polly. Fa quindi chiamare da una cameriera il signor Doran, il quale vorrebbe evitare il matrimonio, e mentre si rade pensa ai momenti più belli passati con la sua amata. Doran sa che se decidesse di non sposare Polly perderebbe il lavoro e dovrebbe andarsene da Dublino. Il racconto termina con l'attesa della chiamata della madre da parte di Polly, la quale, distesa sui cuscini del letto, attende pazientemente.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Joyce in questo racconto mostra nelle azioni quotidiane i pensieri che attanagliano la vita dei protagonisti. Ognuno di loro ha alcuni scopi, la madre vuole salvare la reputazione della famiglia e della figlia, Doran invece non è del tutto convinto di questo matrimonio, ma sa che l'unica alternativa è la fuga da Dublino. Entrambi hanno in comune il peso delle convenzioni sociali, talmente forti nella Dublino del XIX secolo da deviare addirittura le scelte della vita privata.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]