Pelobates syriacus

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Pelobate di Siria
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Amphibia
Ordine Anura
Famiglia Pelobatidae
Genere Pelobates
Specie P. syriacus
Nomenclatura binomiale
Pelobates syriacus
Boettger, 1889
Sinonimi

Pelobates transcaucasicus
Delwig, 1928

Il pelobate di Siria (Pelobates syriacus Boettger, 1889) è un anfibio anuro appartenente alla famiglia dei Pelobatidi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il pelobate di Siria assomiglia al pelobate occidentale, ha anch'esso pupille verticali e a differenza del pelobate fosco non ha la sommità della testa appuntita. Le zampe posteriori sono provviste di robusti tubercoli metatarsali (vanghe), mentre le membrane interdigitali delle zampe posteriori appaiono meno sviluppate. La pelle è liscia, con poche ghiandole. Le parti superiori sono marroni, grigie o bianche, con macchie verdastre o brunastre, mentre il ventre è biancastro senza macchie. Ha una lunghezza totale di 6-9 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

L'accoppiamento del pelobate di Siria avviene solitamente in febbraio e marzo, dopo la pioggia. La femmina depone un totale di circa 2000-4000 uova e le larve raggiungono una lunghezza di circa 10 cm[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il pelobate della Siria vive in Turchia occidentale e Medio Oriente. Predilige habitat aperti, con caratteristiche steppiche, e boschi radi. Le acque di riproduzione sono in genere stagni poveri di vegetazione e golene, ma anche fossi e pozzanghere. Durante il giorno si trattiene in nascondigli scavati nel terreno o sotto sassi e compie il letargo nascosto in profondità nel sottosuolo[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La sottospecie P. s. balcanicus è stata elevata a specie distinta nel 2019 come P. balcanicus.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Aram Agasyan, Boris Tuniyev, Jelka Crnobrnja Isailovic, Petros Lymberakis, Claes Andrén, Dan Cogalniceanu, John Wilkinson, Natalia Ananjeva, Nazan Üzüm, Nikolai Orlov, Richard Podloucky, Sako Tuniyev, Uğur Kaya 2009, Pelobates syriacus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Frost D.R. et al., Pelobates syriacus, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  3. ^ a b c Pelobates syriacus, su AmphibiaWeb. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  4. ^ Dufresnes C, Strachinis I,Tzoras E, Litvinchuk SN, Denoël M, Call a spade a spade: taxonomy and distribution of Pelobates, with description of a new Balkan endemic., in ZooKeys, 859: 131–158..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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