Paolo Baratta (pittore)
Paolo Baratta (Ghiare di Noceto, 14 agosto 1874 – Parma, 9 gennaio 1940) è stato un pittore italiano.
Biografia
Allievo a Parma del pittore Cecrope Barilli presso il Regio Istituto d'Arte, completò la sua formazione artistica a Roma; dal 1911 fu docente presso l'Accademia Parmense di Belle Arti, dove occupò la cattedra che fu del suo primo maestro.
Fu anche consigliere e assessore comunale a Parma, dove si impegnò nella protezione del patrimonio artistico e monumentale minacciato dai progetti di rinnovamento e risanamento dell'amministrazione civica; nella sua opera di difesa delle beccherie della Ghiaia realizzate dall'architetto Bettoli (poi comunque abbattute) coinvolse anche il poeta Gabriele d'Annunzio.
A soli 15 anni aveva già sviluppato un eccezionale capacità di disegnare. Nel 1892 vinse all'Istituto d'Arte il primo premio del corso speciale di figura ed espose a Genova il dipinto "Ppovera mamma", mentre l'anno seguente espose a Parma "Visita al convento", "Orfani", "Approfittando" e "L'attesa".
Nel 1896 concorse al pensionato romano con il dipinto "So che tu credi" e vinse la borsa di studio per frequentare lAccademia libera del nudo di Roma.
Qui frequentò anche lo studio di Ludovico Seitz, entrando in contatto con i pittori Luigi Serra, Cesare Maccari e Giulio Aristide Sartorio, nonché con il movimento dei Nazarenin di cui Seitz faceva parte. Rientrò a Parma nel 1899.
Nel 1911, scomparso il maestro Cecrope Barilli, vinse il concorso e ne occupò la cattreda per 35 anni, collaborando nel 1913 alla decorazione del Palazzo delle Poste di Parma.
È stato presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Parma.
I suoi dipinti sono conservati nelle collezioni private degli eredi, nella Galleria Nazionale, nella Pinacoteca Stuard e in diverse chiese (dei Cappuccini, di Sant'Alessandro) di Parma; i suoi affreschi si trovano nell'oratorio delle Missioni, nel conservatorio delle Maestre Luigine, nelle chiese di San Leonardo e San Quintino, nel Palazzo delle Poste di Parma (allegorie della Musica, dell'Agricoltura, del Lavoro e del Commercio) ed a Padova, nella Basilica del Santo.
Nel 1954 Parma gli ha intitolato una strada.