Palazzo Massimo di Pirro
Palazzo Massimo di Pirro | |
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Immagine del palazzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Roma |
Indirizzo | Corso Vittorio Emanuele II 145/151 |
Coordinate | 41°53′48.5″N 12°28′24.1″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1532 |
Realizzazione | |
Architetto | Giovanni Mangone |
Committente | Angelo Massimo |
Palazzo Massimo di Pirro, noto anche come Palazzo di Pirro, è un edificio di Roma. È uno dei palazzi del complesso di edifici di pertinenza della famiglia Massimo, assieme al Palazzo Massimo alle Colonne e al Palazzo Massimo istoriato, situato al numero 145/151 di Corso Vittorio Emanuele II, nel rione Parione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo essere stato incendiato dai lanzichenecchi durante il sacco di Roma nel 1527, il palazzo fu ricostruito nel 1532 per incarico di Angelo Massimo[1], da Giovanni Mangone, un allievo di Antonio da Sangallo il Giovane[2].
Il nome deriva da una gigantesca statua di Marte recuperata durante la sua costruzione che si trovava nel cortile interno e che si riteneva raffigurasse Pirro, il re dell'Epiro, che impegnò Roma nelle guerre pirriche durante il III secolo a.C.; l'attribuzione a Pirro era causata dalla sua armatura decorata con degli elefanti, animali usati da Pirro durante la guerra[3]. La statua, venduta nel 1738 a papa Clemente XII, si trova nei Musei Capitolini[2][3].
Nel 1874 Carlo Alberto Camillo X Massimo unificò il Palazzo di Pirro al Palazzo alle Colonne.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Palazzo Massimo di Pirro, su InfoRoma.
- ^ a b (EN) Palazzo Massimi alle Colonne, su Rome Art Lover.
- ^ a b Corso Vittorio Emanuele II, su Roma Segreta.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Massimo di Pirro