Palazzo Ranzi

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Palazzo Ranzi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàTrento
Coordinate46°04′06.17″N 11°07′08.22″E / 46.06838°N 11.11895°E46.06838; 11.11895
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzione1862
Stileneorinascimento
Piani3
Realizzazione
ArchitettoFrancesco Ranzi
ProprietarioSocietà Italcementi
CommittenteAntonio Frizzera

Palazzo Ranzi è un palazzo ottocentesco, situato a Trento vicino alla chiesa di Santa Maria Maggiore, nell'omonima piazza, edificato nel 1862 per volere di Francesco Ranzi che collaborò al progetto e alla costruzione[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte del proprietario Francesco Ranzi, nel 1882, il palazzo fu ereditato dal figlio Guglielmo. La proprietà passò ad Antonio Frizzera e successivamente ai suoi eredi fino al 1946 quando l'edificio fu acquistato dalla Società Italcementi. Dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la società proprietaria fece restaurare i busti danneggiati allo scultore Eraldo Fozzer. Altri interventi di restauro sono stati eseguiti negli anni Ottanta Nel 2010 è stato effettuato un importante restauro conservativo sulle facciate verso piazza Santa Maria Maggiore e via Rosmini, concentrando in particolare i lavori sui busti in cotto, il ripristino degli intonaci e la pulitura. È stato eseguito dalla ditta Nerobutto Tiziano & Francesco S.n.c. sotto la direzione dello studio di architettura Burnazzi Feltrin architetti con il supporto di una approfondita ricerca storica archivistica[2].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto si pone in continuità con la storia passata: fonda le sue basi sulla Tridentum romana, presenta una facciata neorinascimentale e riprende la tradizione rinascimentale delle facciate decorate da 15 busti in cotto di Andrea Malfatti[3]. La facciata che guarda piazza Santa Maria Maggiore è simmetrica ed è costituita da quattro livelli, la cui altezza decresce salendo; in essa risalta al centro il portone principale particolarmente decorato. A piano terra vi sono portoni con arco a tutto sesto, al primo e secondo piano si trovano bifore a tutto sesto, mentre nell’ultimo piano delle semplici bifore, sotto l’architrave, vi sono degli oculi, simmetrici con le aperture inferiori.

Sculture[modifica | modifica wikitesto]

Busti del secondo piano
Andrea Dall'Aquila
Vincenzo Grandi
Alessandro Vittoria
Vigilio Rubini
Bernardino di Sant'Agnese


Busti del primo piano
Andrea Pozzo
Francesco Oradini
Giovanni Battista Lampi
Francesco Guardi
Fede Galizia
Bianca Laura Saibante
Nicolò Dorigati
Andrea Rensi
Antonio da Trento
Aliprando Caprioli

I busti del primo piano, realizzati da Malfatti tra il 1861 e il 1862, raffigurano dieci artisti e intellettuali trentini famosi: Andrea Pozzo, Francesco Oradini, Giovanni Battista Lampi, Francesco Guardi, Fede Galizia, Bianca Laura Saibante, Nicolò Dorigati, Andrea Rensi, Antonio da Trento e Aliprando Caprioli.[4]

Più in alto altri cinque busti rappresentano i maggiori scultori trentini del XVI secolo: Andrea dall'Aquila, Vincenzo Grandi, Alessandro Vittoria, Vigilio Rubini e Bernardino di Sant'Agnese.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elisa Burnazzi, Fabio Campolongo, Palazzo Ranzi a Trento : un cantiere alle soglie d'Italia, Trento, Provincia Autonoma di Trento, 2011.

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