Ossalato ferroso

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Ossalato ferroso
Ossalato di ferro in polvere
Ossalato di ferro in polvere
Nome IUPAC
ossalato di ferro(II)
Nomi alternativi
ossalato ferroso
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareFeC2O4
Peso formula (u)143,86
Aspettosolido giallo ocra
Numero CAS516-03-0
Numero EINECS208-217-4
PubChem10589
SMILES
C(=O)(C(=O)[O-])[O-].[Fe+2]
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquapraticamente insolubile
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302+312
Consigli P301+330+331 - 312 - 280 - 302+352 [1]

L'ossalato ferroso è il sale di ferro(II) dell'acido ossalico, di formula FeC2O4.

A temperatura ambiente si presenta come un solido o una polvere gialla insolubile in acqua.

Una piccola quantità di ossalato ferroso può essere prodotta in laboratorio facendo reagire dell'ossalato di sodio con solfato ferroso. La reazione produce ossalato ferroso e solfato di sodio, ed è la seguente:

L'ossalato di ferro ottenuto può essere separato dal solfato di sodio e dall'acqua sfruttando la sua insolubilità, cioè filtrandolo e lavandolo più volte con acqua.

L'ossalato ferroso è usato anche come rivelatore fotografico, tuttavia la sua azione tende a diminuire la sensibilità nominale delle pellicole, per cui il suo utilizzo potrebbe essere limitato al caso in cui si debba sviluppare una pellicola sovraesposta per errore.

Struttura cristallina[modifica | modifica wikitesto]

Quando idrato, l'ossalato ferroso forma delle catene polimeriche in cui gli ioni di ferro, coordinati da due molecole di acqua, fanno da ponte tra due ioni ossalato[2].

Proprietà chimiche[modifica | modifica wikitesto]

Comunemente questo sale si trova sotto forma di diidrato , ma quando riscaldato oltre i 175 °C in atmosfera inerte esso rilascia due molecole d'acqua diventando anidro.[3]

Riscaldarlo oltre i 220 °C porta alla decomposizione termica dove vengono prodotti anidride carbonica (CO2), monossido di carbonio (CO), carbonio (C), ossido ferroso (FeO), ossido ferroso-ferrico (Fe3O4) e ferro (Fe).[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://gestis.dguv.de/data?name=104570&lang=en GESTIS
  2. ^ (EN) Takuya Echigo e Mitsuyoshi Kimata, Single-crystal X-ray diffraction and spectroscopic studies on humboldtine and lindbergite: weak Jahn–Teller effect of Fe2+ ion, in Physics and Chemistry of Minerals, vol. 35, 2008, pp. 467–475, DOI:10.1007/s00269-008-0241-7.
  3. ^ a b (EN) R. A. Brown e S. C. Bevan, The thermal decomposition of ferrous oxalate dihydrate, in Journal of Inorganic and Nuclear Chemistry, vol. 28, n. 2, 1º febbraio 1966, pp. 387–391, DOI:10.1016/0022-1902(66)80316-0. URL consultato il 17 dicembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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