Oratorio di Sant'Andrea (Bettona)
Oratorio di Sant'Andrea | |
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Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Località | Bettona |
Indirizzo | Via Santa Caterina - Bettona |
Coordinate | 43°00′50.26″N 12°29′01.25″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Andrea apostolo |
Diocesi | Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino |
Stile architettonico | barocco |
L'oratorio di Sant'Andrea è una chiesa di Bettona.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'oratorio di Sant'Andrea venne edificato tra il XII e il XIII secolo: di modeste dimensioni, era caratterizzato da una volta a crociera; al suo interno si riuniva la Venerabile confraternita di Sant'Andrea, la quale gestiva anche il vicino ospedale e si occupava della sepoltura dei morti nel giardino antistante[1].
L'oratorio venne completamente restaurato tra il XVII e il XVIII secolo[2], con l'eliminazione della volta a crociera e l'aggiunta dell'altare maggiore in stile barocco[1].
A seguito del terremoto dell'Umbria del 1984, l'oratorio subì restauri conservativi, durante i quali vennero riportati alla luce gli affreschi trecenteschi[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'oratorio di Sant'Andrea sorge nella stessa piazza dov'è ubicata la chiesa di Santa Maria Maggiore[2]. La facciata era in origine decorata con una pittura raffigurante il Giudizio finale, di cui rimangono poche tracce nei pressi del campanile; architettonicamente presenta un portale centrale sormontata da un oculo[1].
Intermante è ad ambiente unico a pianta trapezoidale con soffitto in legno a cassettoni[2], risalente al XVI secolo e realizzato da Benedetto da Montepulciano. Sulla parte di fondo è posto l'altare maggiore: originariamente doveva presentare un affresco raffigurante la Crocifissione, andata perduto, sostituito poi da un'opera in stucco del XVIII secolo riproducente dei drappeggi, nei quali è inserita, tra due colonne, la tela Martirio di Sant'Andrea[1]. Lungo la parete di sinistra, ben conservato, il ciclo di affreschi con tema Storie della Passione di Cristo[2], realizzati, come riporta una scritta al di sotto delle raffigurazioni, nel 1394, opera di un pittore conosciuto come Maestro di Santa Giuliana: in particolare nella lunetta la scena della Lavanda dei Piedi e nella parte sottostante l'Andata al Calvario[1]. Si conservano anche alcuni elementi architettonici come pilastrini e arconi i quali sostenevano la volta a crociera della primitiva chiesa[2]. Lunga la parete di destra gli affreschi si riconoscono in maniera frammentaria: nella lunetta quattro teste nimbate e, in particolare, la prima a sinistra è quella di un uomo con barba, probabilmente Gesù, che guarda verso le altre quattro figure, interpretate come Maria Maddalena, Marta, Lazzaro e Maria; nella parte inferiore un affresco meglio conservato raffigura l'Orazione nell'Orto[1]. Durante i restauri del 1984, nella stessa parete, è stata riaperta una monofora, sulla quale sono state ritrovati tracce di affreschi: altri segni di pittura si riconoscono sotto il davanzale, ossia due figure femminili[1]. Sempre lungo la parete destra è posto un quadro con tema l'Annunciazione. Sotto la pavimentazione sono state rivenute numerose ossa umane, testimonianza dell'antico cimitero[1]. Il campanile, posto probabilmente in linea con quella che doveva essere la vecchia facciata, più arretrata rispetto a quella nuova, si presenta a vela con doppio fornice[1].
All'interno della chiesa si riunisce la Venerabile confraternita di Sant'Andrea, conosciuta anche come confraternita dei Nobili[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring Club Italiano, Guida d'Italia - Umbria, Milano, Touring Club Editore, 2004, ISBN 977-03-901-0790-0.
Altri progetti
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