Operazione New Arrivals

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L'operazione New Arrivals (29 aprile — 16 settembre 1975) è stata il trasferimento di 130 000 rifugiati vietnamiti dalle aree di concentramento nelle isole del Pacifico agli Stati Uniti d'America.

A seguito dell'evacuazione sudvietnamita durante la caduta di Saigon e le operazioni New Life e Babylift alla fine della guerra del Vietnam, i rifugiati furono trasferiti negli Stati Uniti per iniziare l'assimilazione e l'inserimento nella società americana. 251 voli di C-141 e C-130 e 349 voli commerciali aerotrasportarono i rifugiati ai vari campi sparsi negli Stati Uniti.[1] Tali campi erano Camp Pendleton (California, aperto il 29 aprile),[2][3] Fort Chaffee (Arkansas, aperto il 2 maggio), Eglin Air Force Base (Florida, aperto il 4 maggio) e Fort Indiantown Gap (Pennsylvania, aperto il 28 maggio). L'operazione trasferì, sostenne e diede asilo ai rifugiati fino a che gli organismi non furono in grado di dar loro una nuova sistemazione.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniel L. Haulman, One Hundred Years of Flight: USAF Chronology of Significant Air and Space Events (1903–2002) (PDF), su afhra.maxwell.af.mil, Air Force History and Museums Program/Air University Press, 2003. URL consultato il 9 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2007).
  2. ^ Vietnamese refugee camp exhibit coming to Pendleton (Orange County Register, April 7, 2010) (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2011).
  3. ^ Pendleton once home for 50,000 war refugees (Orange County Register, April 8, 2010) (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
  4. ^ II. Operational Forces, in Department of the Army Historical Summary: Fiscal Year 1975, Washington, D.C., United States Army Center of Military History, 2000. URL consultato il 9 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2007).