Ochta

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Ochta
StatoBandiera della Russia Russia
Circondari federaliCircondario federale nordoccidentale
Soggetti federali  Carelia
RajonBelomorskij, Kemskij
Lunghezza142 km[1]
Bacino idrografico2 170 km²[1]
Altitudine sorgente123 m s.l.m.
Nascelago Vatulma
64°27′49″N 33°21′23″E / 64.463611°N 33.356389°E64.463611; 33.356389
Sfociafiume Kem'
64°54′32″N 34°11′50″E / 64.908889°N 34.197222°E64.908889; 34.197222
Mappa del fiume
Mappa del fiume

La Ochta (in russo Охта?) è un fiume della Russia europea settentrionale, affluente di destra del Kem' (tributario del mar Bianco). Scorre nei rajon Belomorskij e Kemskij della Repubblica della Carelia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume ha origine dal lago Vatulma ad un'altitudine di 123 metri. Si distingue per una struttura peculiare caratteristica di molti fiumi della Carelia. Si tratta, in sostanza, di un fiume-sistema lacustre, costituito dall'alternanza di laghi con brevi tratti fluviali che li collegano. In totale, il fiume scorre attraverso 15 laghi e attraversa un numero significativo di dorsali moreniche, formando numerose rapide. Sfocia nel Kem' a 22 km dalla foce. Il fiume ha una lunghezza di 142 km. L'area del suo bacino è di 2 170 km².[1] Solitamente gela da novembre alla prima metà di maggio. Sulle rive dei laghi attraversati dal fiume si trovano diversi villaggi disabitati.

Rafting[modifica | modifica wikitesto]

Lungo il fiume si snoda una delle aree di rafting più popolari del turismo acquatico. La lunghezza del tratto è di circa 130 km (massimo), il numero di rapide è 40, l'altezza del dislivello del fiume è di 85 metri, non ci sono ostacoli invalicabili. La complessità del fiume è classificata in una terza categoria. L'attrazione principale sono le rapide di Kiviristi (quinta categoria di difficoltà).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (RU) Река Нижняя Охта (Охта, Сред. Охта, Овтуя), su textual.ru. URL consultato il 30 settembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Mappa: Q-35_36 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato il 30 settembre 2021.
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