Obelisco di San Gennaro
L'obelisco di San Gennaro | |
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Autore | Cosimo Fanzago |
Data | 1636 |
Materiale | sconosciuto |
Ubicazione | piazza Riario Sforza, Napoli |
Coordinate | 40°51′07.65″N 14°15′36.61″E / 40.852125°N 14.26017°E |
L'obelisco di San Gennaro (o più propriamente guglia di San Gennaro) è un obelisco barocco di Napoli, situato in piazza Riario Sforza, tra la reale cappella del Tesoro di san Gennaro ed il Pio Monte della Misericordia.
Delle tre grandi guglie di Napoli, quella di San Gennaro è la più antica della città.[1]
Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'obelisco fu eretto nel 1636 dai committenti della Deputazione del Tesoro in ringraziamento per lo scampato pericolo durante l'eruzione del Vesuvio del 1631. Il progetto fu affidato a Cosimo Fanzago che terminò la costruzione nove anni dopo, anche se, per il sopraggiungere di vari contrasti, l'opera poté dirsi ultimata solo nel 1660.
La struttura è composta da una sorta di colonna quadrangolare sulla quale sono collocate le grandi volute che terminano in un capitello ionico riccamente decorato. Alla sommità del monumento si innalza la statua in bronzo di San Gennaro, opera di Tommaso Montani; alla base invece la scultura della Sirena Partenope regge uno scudo recante parole di gratitudine della città al santo.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Touring Club Italiano, p. 218.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Guida d'Italia - Napoli e dintorni, Milano, Touring Club Italiano, 2008, ISBN 978-88-365-3893-5.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Piazza Riario Sforza
- Reale cappella del Tesoro di san Gennaro
- Eruzione del Vesuvio del 1631
- Barocco napoletano
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