Nuova Svevia

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La Nuova Svevia (Neuschwabenland in tedesco) è una zona dell'Antartide con una superficie di 600.000 km² compresa tra le longitudini 20° E e 10° O (situata nella Terra della Regina Maud, rivendicata dalla Norvegia), che fu rivendicata dalla Germania nazista dal 19 gennaio 1939 all'8 maggio 1945.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Come altri paesi, la Germania finanziò diverse spedizioni in Antartide a fine '800. La prima spedizione fu guidata dal professore di geologia Erich Dagobert von Drygalski nel 1901. La spedizione, composta da 27 uomini, durò più di due anni e la loro nave Gauß rimase bloccata per più di 14 mesi nella banchisa. Agli studiosi, geografi, è dovuta la scoperta della Terra di Guglielmo II, così denominata in onore dell'allora imperatore tedesco Guglielmo II.

La seconda spedizione ufficiale (1911-1912) fu guidata da Wilhelm Filchner. Fece studi per comprendere se l'Antartide fosse formata da un'unica terra. Con la sua nave, la Deutschland, penetrò nel Mare di Weddell, allora inesplorato.

La terza spedizione (1938-1939), guidata da Alfred Ritscher, fu organizzata col principale obiettivo di creare una zona per la caccia alle balene. All'epoca l'olio di balena era la principale materia prima per la fabbricazione della margarina e del sapone e la Germania, comprando 200 000 t/an dai norvegesi, era il secondo importatore mondiale.

La spedizione del 1938[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Spedizione Nuova Svevia.
La nave tedesca Schwabenland nel 1938

Il 17 dicembre 1938 partì da Amburgo la nave Schwabenland, con 57 persone a bordo (33 membri della spedizione e 24 dell'equipaggio della Schwabenland). Nel gennaio 1939 la nave arrivò presso la costa dell'Antartide (4° 15´ O 69° 10´ S). Le settimane seguenti i due idrovolanti Dornier Do J della nave, il Passat e il Boreas, effettuarono una quindicina di voli, realizzando più di 11.000 fotografie aeree. L'equipaggio installò una base temporanea e fece sventolare tre bandiere naziste. Nel mese di febbraio la nave ripartì per la Germania. Dal nome della nave, Schwabenland (Svevia), prese in seguito nome il territorio esplorato (Nuova Svevia, appunto).

Furono pianificate altre due spedizioni per le estati del 1939-1940 e del 1940-1941, ma furono annullate a causa dell'inizio della Seconda guerra mondiale. La seconda spedizione avrebbe dovuto studiare la fattibilità della costruzione di una base navale, che probabilmente avrebbe dovuto servire per controllare una parte dell'Oceano Indiano e del Canale di Drake, tra gli oceani Atlantico e Pacifico.

Riconoscimento internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dell'Antartide (1941) con evidenziata Schwabenland o Nuova Svevia.

Nessun paese riconobbe le rivendicazioni tedesche, essendo tra l'altro il Terzo Reich fuori dalla Società delle Nazioni, e il Trattato Antartico del 1959 sospese tutte le rivendicazioni territoriali. Oggi i resti della base tedesca Neumayer sono situati sulla banchisa in prossimità di questa zona. Il nome Neuschwabenland (qualche volta chiamata "New Schwabenland" o "New Swabia") è tuttora usato in alcune mappe.[senza fonte]

Teoria della Base 211[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Base 211.

La leggenda narra che la spedizione tedesca in Nuova Svevia fosse stata organizzata dalle forze armate per scopi prettamente militari e di sviluppo delle armi. Secondo alcune fonti di tipo complottista[1], infatti, sotto il ghiaccio sarebbe nascosta la leggendaria Base 211, ove i tedeschi avrebbero tentato di costruire ipotetiche nuove armi e veicoli come il Vril; altre teorie, anch'esse prive di qualunque validità oggettiva, immaginano invece che questa base sarebbe stata il rifugio segreto di Adolf Hitler, dove egli stesso avrebbe fondato le basi per la costruzione di un futuro Quarto Reich, per poi ripartire alla conquista del mondo[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

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