Nuova Forneria

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Nuova Forneria
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1990 a Novara
Chiusura2002 (confluita nella Bistefani)
Sede principaleCornaredo
SettoreAlimentare
Prodottiprodotti alimentari

Nuova Forneria S.p.A. è stata una joint venture del settore dolciario tra i gruppi SME (51% delle quote), Barilla Dolciaria e Ferrero (che detenevano il restante 49% del capitale con quote paritetiche).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Alla società, che era stata costituita nel luglio 1990 dopo lo scioglimento di Alivar, capogruppo dolciaria della SME, erano state conferite le attività del settore dei prodotti da forno a consumo continuativo della SME (le "Merendine Motta") in un'ottica di iniziale, parziale privatizzazione del comparto alimentare dell'IRI.[1]

La società fu poi ceduta nel dicembre 1995 alla Parfin Holding dell'imprenditore Armando Cecchetti (già proprietario dei supermercati SIDIS),[2] dopo che Barilla e Ferrero avevano rinunciato al loro diritto di prelazione per il rilevamento dell'intero capitale della società.

Nuova Forneria (e le annesse attività di produzione) fu poi successivamente ceduta nel 2002 al Gruppo Bistefani (che ne trasformò la ragione sociale in Gruppo Buondì-Bistefani);[3][4] nel marzo del 2006 venne inoltre chiuso lo storico sito produttivo di Cornaredo (MI) e la produzione delle merendine venne spostata negli stabilimenti di Bistefani a Villanova Monferrato (AL).[5][6]

Situazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 l'intero Gruppo Bistefani è stato rilevato da Bauli, che aveva a sua volta rilevato da Nestlé il marchio Motta per le attività dei prodotti da forno a consumo festivo (ovvero i panettoni), riunendo così di fatto sotto un'unica proprietà le attività dolciarie e da forno a marchio Motta come ai tempi della gestione SME (ad eccezione del ramo gelati, rimasto in mano a Nestlé fino al 2016 e poi anch'esso ceduto dalla multinazionale svizzera a Froneri).[7] Bauli nel marzo 2016 ha chiuso lo stabilimento Bistefani di Casale Monferrato, sito produttivo dove la società piemontese aveva trasferito le attività di Nuova Forneria, spostandole nella sua fabbrica di Castel d'Azzano (VR).[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arrivano le merendine Alivar-Barilla-Ferrero, su ricerca.repubblica.it, 26 luglio 1990.
  2. ^ Nuova Forneria ceduta da SME a Parfin Holding, su www1.adnkronos.com, 29 dicembre 1995.
  3. ^ La storia - Bistefani è sinonimo di tradizione dolciaria italiana [collegamento interrotto], su Mark Up, 21 agosto 2009. URL consultato il 22 febbraio 2023.
  4. ^ Il Buondì dice addio alla Madonnina, su ricerca.repubblica.it, 24 maggio 2005.
  5. ^ Il 31 marzo Cornaredo sfornera' l'ultimo Buondi', su cornaredo.netweek.it. URL consultato il 13 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2017).
  6. ^ Così la Bistefani rilancerà il Buondì, su ricerca.repubblica.it, 7 aprile 2008.
  7. ^ Alimentare: Bistefani passa alla Bauli, su ansa.it. URL consultato il 9 febbraio 2013.
  8. ^ La Bauli chiude lo stabilimento della Bistefani, su lastampa.it, 15 marzo 2016. URL consultato il 15 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]