Coordinate: 8°46′11″N 81°44′02″W

Ngäbe-Buglé

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Comarca di Ngäbe-Buglé
provincia
(ES) Comarca Ngäbe-Buglé
Comarca di Ngäbe-Buglé – Bandiera
Comarca di Ngäbe-Buglé – Veduta
Comarca di Ngäbe-Buglé – Veduta
Panorama di Kusapín sull'oceano Atlantico.
Localizzazione
StatoPanama (bandiera) Panama
Amministrazione
CapoluogoLlano Tugrí
Amministratore localeSilvia Carrera
Lingue ufficialispagnolo, ngäbe
Territorio
Coordinate
del capoluogo
8°46′11″N 81°44′02″W
Superficie6 814,2 km²
Abitanti219 302[2] (2019)
Densità32,18 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC-5
ISO 3166-2PA-NB
Cartografia
Comarca di Ngäbe-Buglé – Localizzazione
Comarca di Ngäbe-Buglé – Localizzazione

Ngäbe-Buglé (talvolta Ngöbe-Buglé) è una comarca indigena di Panama. Costituisce una regione a statuto speciale istituita dalla legge n. 10 (Gazzetta ufficiale n. 23.242) del 7 marzo 1997: tale disposizione legislativa afferma che le terre sono ripartite tra le due popolazioni indigene che popolano parte della provincia di Bocas del Toro, di Chiriquí e di Veraguas.[3]

Ha una superficie 6.968 km² e secondo una stima del 2019 la popolazione è di 219.302 abitanti. Il capoluogo è Llano Tugrí (anche nota come Buabïti).

A partire dal 1972, il governo panamense scelse di stabilire delle comarche, ovvero delle regioni delimitate in cui, tra i vari indigeni, anche i popoli Ngäbe-Buglé avrebbero posseduto diritti di proprietà esclusivi e una notevole autonomia amministrativa.[4] La comarca di Ngäbe-Buglé è stata fondata nel 1997, a seguito di un proclama precedentemente fatto dal governo e per via della pressione politica da parte degli indigeni ngäbe e buglé. A tali motivazioni si aggiunse anche l'opinione generale secondo cui costituire le comarche avrebbe ridotto lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e il degrado ambientale.[4]

Mappa fisica della comarca di Ngäbe-Buglé
Segnale al confine tra Veraguas e Ngäbe-Buglé

La comarca si trova nella zona occidentale di Panama. È attraversata da ovest a est dalla Cordigliera Centrale o Serranía de Tabasará, che separa due regioni geografiche: la regione atlantica o caraibica, coperta al 40% da foreste e fiumi di breve lunghezza ma non per questo dalla portata meno impetuosa, e la regione pacifica, pesantemente disboscata e anch'essa ricca a livello idrografico di corsi d'acqua che sfociano nell'Oceano.[5]

Nel lato sud-est della regione vi sono quattro enclavi separate dalle province di Chiriquí e Veraguas: il corregimiento di Bakama (due enclavi situate nel distretto di Tolé, Chiriquí), El Bale (facente capo distretto di Cañazas, Veraguas) e Cerro Pelado (nel distretto di Las Palmas, Veraguas).

Il territorio è diviso in nove distretti. Il capoluogo della regione è Llano Tugrí, situato nel distretto di Müna.

La regione è prevalentemente montuosa, pendii ripidi e terreni poco fertili, che rendono difficile praticare l'agricoltura. Sul lato caraibico non c'è la stagione secca e la foresta tropicale domina il paesaggio. Sul lato pacifico, da dicembre ad aprile, soffiano forti venti e il clima è secco: per il resto dell'anno, il clima è umido anche su tale versante del comarca. Le variazioni climatiche condizionano la vegetazione variegata a seconda del lato preso in considerazione.

La maggior parte degli spostamenti viene effettuata a piedi o a cavallo, poiché esiste solo una strada di accesso che conduce a San Félix, una città collegata all'autostrada panamericana e nei pressi di Las Cruces.

Geografia antropica

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Suddivisioni amministrative

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La comarca è suddivisa in nove distretti e 70 comuni:[6]

Distretti Corregimientos (Comuni) Cabecera (Capoluogo)[7] Popolazione
Ñö Kribo
Kankintú Bisira, Kankintù, Guoroni, Mününi, Piedra Roja, Calante, Tolote Bisira 24.651
Kusapín Kusapín, Bahía Azul, Cañaveral, Río Chiriquí, Tobobe Kusapín 21.600
Jirondai Samboa, Bürí, Guariviara, Man Creek, Tuwai Samboa 24.150
Santa Catalina o Calovébora Santa Catalina o Calovébora, Alto Bilingüe, Loma Yuca, San Pedrito, Valle Bonito Santa Catalina o Calovébora 7.821
Nedrini
Besikó Soloy, Boca de Balsa, Cerro Banco, Cerro de Patena, Camarón Arriba, Emplanada de Chorcha, Nämnoni, Niba Soloy 33.072
Mironó Hato Pilón, Cascabel, Hato Corotú, Hato Culantro, Hato Jobo, Hato Julí, Quebrada de Loro, Salto Dupí Hato Pilón 21.215
Nole Düima Cerro Iglesias, Lajero, Hato Chamí, Susama, Jädaberi Cerro Iglesias 19.428
Kädriri
Müna Chichica, Alto Caballero, Bakama, Cerro Caña, Cerro Puerco, Krüa, Maraca, Nibra, Peña Blanca, Roka, Sitio Prado, Umani, Diko, Kikari, Dikeri, Mreeni Chichica 44.026
Ñürüm Buenos Aires, Agua de Salud, Alto de Jesús, Cerro Pelado, El Bale, El Paredón, El Piro, Guayabito, Güibale, El Peñón, El Piro Nº2 Buenos Aires 17.897

Gruppi indigeni

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Comunità di etnia ngäbe

Nonostante i legami storici e geografici degli Ngäbe e dei Buglé, le lingue parlate da questi gruppi differiscono profondamente diversa l'una dall'altra, così come le tradizioni. Il gruppo più numeroso, gli Ngäbe, parla il Ngäbere, mentre i Buglé si esprimono in Buglere. Considerate assieme, le due comunità indigene sono tra le più popolose del Paese americano.

Consumo del suolo

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Poiché l'agricoltura ngäbe-buglé è prevalentemente di sussistenza, la delimitazione della proprietà e un freno allo sfruttamento del suolo sono di fondamentale importanza per tutte le famiglie, soprattutto poiché la popolazione è in costante aumento e una produzione agricola eccessiva stressa il suolo in maniera quasi irreversibile. L'intricato sistema con cui sono regolamentate le proprietà è legato al sistema di parentela. I membri di un gruppo familiare possiedono la terra, ma quelli che vivono nel villaggio nella terra ne supervisionano l'utilizzo. I diritti reali sono rivendicabili da ciascun familiare, mentre per i diritti acquisiti a seguito del matrimonio vigono particolari disposizioni per la comunione dei beni.

Le colture più comuni coltivate nella comarca sono mais, riso, legumi, banane e caffè. In maniera minore si producono pure pomodori, peperoni e altri vegetali. Frutti come mango, arance e di altre specie tropicali crescono stagionalmente. La carne, consumata più di rado, è bovina o di uccelli; il pesce è un alimento base comune e gli hojaldras (pane fritto panamense) sono talvolta consumati a colazione. Lo sfruttamento intensivo del suolo resta un problema attualissimo.

Economia e risorse

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Oltre all'agricoltura di sussistenza, la popolazione locale ha iniziato ad intraprendere attività diverse nel settore terziario. A causa del povero tasso di istruzione e del basso capitale umano il lavoro in nero è quello prevalente. Di conseguenza, molti uomini sono costretti a migrare in cerca di lavori stagionali nel campo agricolo o in cerca di altro in regioni diverse del Paese o del continente. Per questo motivo, è comune trovare uomini Ngäbe e/o Buglé che lavorano nella raccolta del caffè negli altopiani della vicina Chiriquí, in particolare nel distretto di Boquete e San Félix. Altro commercio attivo è la compravendita di prodotti agricoli, gioielli o capi di abbigliamento tradizionali.[8]

  1. ^ Stima del 2019: Comarca Ngäbe-Buglé, citypopulation.de, link verificato il 16 marzo 2020.
  2. ^ [1]
  3. ^ (EN) WB, Panama Poverty Assessment, World Bank Publications, 2000, ISBN 0-8213-4715-2, p. 2.
  4. ^ a b (EN) WB, Panama Poverty Assessment, World Bank Publications, 2000 ISBN 978-08-21-34715-7, p. 12.
  5. ^ (EN) La Verne M. Seales Soley, Culture and Customs of Panama, ABC-CLIO, 2008 ISBN 978-03-13-05636-9, p. 2.
  6. ^ (ES) Distritos y correggimientos, editorialox.com, link verificato il 22 marzo 2020.
  7. ^ (ES) Elenco dei capoluoghi della regione fornito dal governo panamense (PDF), gacetaoficial.gob.pa, link verificato il 22 marzo 2020.
  8. ^ (ES) Economía y recursos, ngobebugle.org, link verificato il 25 marzo 2020.

Altri progetti

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