New Forest pony
Il New Forest pony è una delle razze native di pony riconosciute delle Isole Britanniche.[1] L'altezza vara da circa 120 a 145 cm; gli animali, di qualsiasi taglia, devono essere forti, abili al lavoro e adatti alla sella. Sono apprezzati per la loro resistenza, forza e sicurezza nel passo.
La razza è indigena della New Forest nell'Hampshire in Inghilterra meridionale, dove gli equini hanno vissuto fin dall'ultima era glaciale; resti archeologici datati a 500.000 anni prima di Cristo sono stati trovati nel raggio di 80 km dal centro della New Forest moderna. Studi genetici hanno mostrato un'origine dai pony di razza celtica Asturcón e Pottok. Molte razze hanno contribuito alla popolazione originale, ma oggi vengono considerati purosangue soltanto pony con genitori entrambi registrati come tali nella apposita sezione del registro dei riproduttori. I New Forest pony possono essere cavalcati sia da bambini che adulti, essere utilizzati come animali da tiro e competono con successo contro animali più grandi nelle competizioni equine.
I pony al pascolo nella New Forest sono di proprietà comune dagli abitanti del luogo con diritto di pascolo sulle terre, a fronte di una tassa di marcatura annuale per ogni animale lasciato libero nel pascolo. La popolazione di poni nella New Forest è fluttuata in risposta alle richieste di animali giovani, con un minimo di seicento individui nel 1945, raggiungendo qualche migliaio oggi in condizioni semiferali. La salute e il benessere dei pony vengono monitorate da cinque impiegati pubblici (denominati "agisters" e "verderers") della New Forest. Ogni impiegato gestisce un'area specifica della foresta. I pony vengono raccolti annualmente in una serie di adunate per il controllo della salute, Sverminare e marcatura. Stalloni purosangue selezionati dagli enti appositi si uniscono alle giumente durante una breve stagione degli accoppiamenti, e molti dei risultanti puledri vengono venduti in apposite fiere tenute varie volte l'anno.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Gli standard per la razza sono definiti dal New Forest Pony Breeding and Cattle Society. L'altezza massima consentita è 148 cm. Benché non sia definita un'altezza minima, i New Forest pony sono raramente alti meno di 122 cm. Nelle mostre, sono normalmente classificati in due sezioni: A, al di sotto di 138 cm di altezza, e B, al di sopra. I New Forest pony dovrebbero essere adatti alla sella ed al lavoro, di conformazione robusta con spalle inclinate ed un quarto posteriore potente, il corpo dovrebbe essere profondo e le gambe diritte con ossa forti e piatte e zoccoli duri ed arrotondati.[2] I pony di dimensioni maggiori, benché stretti abbastanza da permettere ai bambini di cavalcarli comodamente, possono anche portare adulti. Pony di dimensioni più piccole possono non essere adatti ai cavalieri troppo pesanti, ma sono spesso più adatti alle mostre. Il New Forest pony ha un passo regolare ma non esagerato ed è noto per la sua sicurezza sui piedi, agilità e velocità.[3]
I colori del mantello più comuni sono baio, sauro, o grigi. Alcuni colori sono esclusi: piebald, skewbald, e crema con occhi azzurri; non sono permessi palomino e sauro molto chiaro sono accettati solo come castroni o giumente. Gli occhi blu non sono mai accettati. Sono permessi marchi bianchi sul capo e sulla zampa fuorché dietro la testa, sopra il garretto nella zampa posteriore o sopra il metacarpo in quella anteriore.[2] Animali che non passano questi standard non possono essere registrati nella sezione purosangue del libro dei riproduttori, ma sono registrati nella sua appendice. Neanche i discendenti di questi animali possono essere registrati come pony New Forest purosangue, in quanto il libro dei riproduttori è chiuso.[2][4]
Questi pony hanno un temperamento docile e sono noti per la loro intelligenza, forza e versatilità. Nel complesso, sono una razza forte e resistente.[5] L'unico difetto genetico riscontrato in questa razza è la miotonia congenita, una condizione muscolare presente anche negli esseri umani, cani, gatti e capre. È stato identificato nei Paesi Bassi, dopo che un puledro presentante la sindrome è stato presentato alla Clinica Equina dell'Università di Utrecht. Il sequenziamento del DNA ha rivelato che il puledro afflitto era omozigote per una mutazione "missense" nel gene producente CLCN1, una proteina implicata nella regolazione dell'eccitabilità della contrazione dei muscoli scheletrici.[6][7] L'allele mutato è stato trovato in entrambi i genitori del puledro, nei fratelli, ed in altri due animali imparentati, nessuno dei quali esibiva segni clinici della malattia. I ricercatori hanno concluso che la trasmissione della malattia si comporta come autosomica recessiva, per cui due genitori portatori devono contribuire l'allele responsabile per la manifestazione della malattia. Lo studio ha anche suggerito che la malattia sia di origine relativamente recente, in quanto tutti i poni testati positivi sono discendenti degli stessi individui originali..[6][8] Il possibile stallone fondatore è stato identificato con Kantje's Ronaldo; analisi sono in corso per identificare quale discendenza porti il gene mutato. Tutti i portatori verranno rimossi dalla sezione dei riproduttori del "New Forest Pony Breeding & Cattle Society's". Benché si ritenga che il gene mutato sia stato eliminato dalla Gran Bretagna, verranno anche testati gli stalloni New Forest con licenza, indipendentemente dalla loro origine, per coprire la possibilità che il gene mutato possa essere comparsa precedentemente nel pedigree.[9]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I pony hanno pascolato nell'area della New Forest per varie migliaia di anni, da prima dell'ultima era glaciale.[10] Danni da punta di lancia sulla scapola di un cavallo scoperto ad Eartham Pit, Boxgrove (circa 80 km dal cuore della New Forest moderna) e datato a circa 500.000 anni prima di Cristo dimostrano l'esistenza della caccia ai cavalli nell'area da parte di umani,[11] ed i resti di un grande campo di caccia dell'era glaciale sono stati trovati vicino a Ringwood (sui confini occidentali della New Forest moderna).[12] Resti scheletrici di pony dell'età del bronzo suggeriscono somiglianze con il pony Exmoor moderno.[13] Ossa di cavallo ritrovate in tombe dell'età del ferro a Danebury (a circa venticinque chilometri dalla New Forest moderna),[14] indicano che gli animali erano circa 120 centimetri d'altezza alla spalla.[15] – un'altezza simile a quella di alcuni dei pony New Forest odierni più piccoli.
Guglielmo il Conquistatore, che prese la New Forest come riserva reale di caccia,[16] fece trasportare più di duemila cavalli attraverso il canale della Manica durante l'invasione dell'Inghilterra nel 1066.[17][18] Le prime registrazioni scritte di cavalli nella New Forest risalgono a questo periodo, quando furono concessi agli abitanti dell'area diritti di pascolo comuni. Una tradizione popolare collegante gli antenati dei pony New Forest a dei cavalli spagnoli che si riteneva avessero nuotato verso la spiaggia da navi naufragate al tempo dell'Armada spagnola è, secondo la New Forest National Park Authority, "adesso accettata come mito";[19] tuttavia, discendenti di giumente Forest, probabilmente riprodotti al Royal Stud in Lyndhurst, sono stati esportati nel 1507 per essere usati nelle guerre d'Italia del XVI secolo.[10] Uno studio genetico del 1998 suggerisce che il pony New Forest condivide un'ascendenza distante con due razze spagnole di tipo celtico, l'Asturcón ed il Pottok.[20][21]
Lo stallone più notevole all'inizio della storia della razza è stato un purosangue inglese di nome Marske, padre di Eclipse, ed un bisnipote di Darley Arabian.[22] Marske è stato venduto ad un contadino di Ringwood per venti guinee alla morte del Principe William, Duca di Cumberland, ed è stato usato come riproduttore con "giumente di campagna" negli anni 1760.[10][23]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dylan (presenter) Winter, Rare steeds: episodio 5, Fit for the future, BBC, 20 gennaio 2006. URL consultato il 9 giugno 2012.
- ^ a b c Breed Standards for The New Forest Pony, su newforestpony.com, The New Forest Pony Breeding and Cattle Society. URL consultato il 18 aprile 2012.
- ^ Fear, Sally (2006). New Forest Drift: A Photographic Portrait of Life in the National Park. Perspective Photo Press. Pag. 29. ISBN 978-0-9553253-0-4
- ^ Registration and Passport Information, su newforestpony.com, The New Forest Pony Breeding & Cattle Society, 2011. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ History and heritage: New Forest ponies (PDF), su forestry.gov.uk, Forestry Commission, 2004. URL consultato il 20 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2012).
- ^ a b Wijnberg, I.D.; Owczarek-Lipska, M.; Sacchetto, R.; Mascarello, F.; Pascoli, F.; Grünberg, W.; van der Kolk, J.H.; Drögemüller, C, A missense mutation in the skeletal muscle chloride channel 1 (CLCN1) as candidate causal mutation for congenital myotonia in a New Forest pony, in Neuromuscular Disorders, vol. 22, n. 4, aprile 2012, pp. 361–7, DOI:10.1016/j.nmd.2011.10.001, PMID 22197188. URL consultato il 17 aprile 2012.
- ^ Myotonia. Phenotype in horse (Equus caballus), su ncbi.nlm.nih.gov, OMIA. URL consultato il 15 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
- ^ Utrecht University Press Communications, Myotonia discovered in New Forest ponies, su uu.nl, Utrecht University, 27 marzo 2012. URL consultato il 13 giugno 2012.
- ^ Myotonia (DOC), su newforestpony.com, New Forest Pony Breeding & Cattle Society, novembre 2012. URL consultato il 3 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2013).
- ^ a b c History of The New Forest Pony Breed, su newforestpony.com, The New Forest Pony Breeding and Cattle Society, 2011. URL consultato il 18 aprile 2012.
- ^ Roberts, Mark, Man the Hunter returns at Boxgrove, in British Archaeology, n. 18, Council for British Archaeology, ottobre 1996. URL consultato il 9 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
- ^ Ice Age hunting camp found in Hampshire, in British Archaeology, n. 61, Council for British Archaeology, ottobre 2001. URL consultato il 9 giugno 2012.
- ^ Richard Osgood, Britain in the age of warrior heroes, in British Archeology, n. 46, Council for British Archaeology, luglio 1999. URL consultato il 9 giugno 2012.
- ^ Miranda Green, Animals in Celtic Life and Myth, Routledge, 1998, pp. 115–116, ISBN 978-0-415-18588-2.
- ^ Jessica M. Grimm, Archaeology on the A303 Stonehenge Improvement; Appendix 6 – Animal bones (PDF), su wessexarch.co.uk, Wessex Archaeology, 2008. URL consultato il 9 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013).
- ^ History of the New Forest, su newforestnpa.gov.uk, New Forest National Park Authority, 2009. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2009).
- ^ Hyland, Ann, The Medieval Warhorse: From Byzantium to the Crusades, Grange Books, 1994, p. 99, ISBN 978-1-85627-990-1.
- ^ Stephen Morillo, The Battle of Hastings: Sources and Interpretation, Boydell, 1996, p. 222, OCLC 60237653.
- ^ New Forest wildlife, su newforestnpa.gov.uk, New Forest National Park Authority, 2006. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2009).
- ^ M.L Checa, S. Dunner, J.P. Martin, J.L. Vega e J. Cañon, A note on the characterization of a small Celtic pony breed, in Journal of Animal Breeding and Genetics, vol. 115, 1–6, 1998, pp. 157–163, DOI:10.1111/j.1439-0388.1998.tb00339.x, ISSN 0931-2668 .
- ^ Kerstin S. Aberle e Ottmar Distl, Domestication of the horse: results based on microsatellite and mitochondrial DNA markers (PDF), in Archiv Tierzucht, vol. 47, n. 6, Institute for Animal Breeding and Genetics, University of Veterinary Medicine Hannover, 2004, pp. 517–535. URL consultato il 19 aprile 2012.
- ^ Marske, su bloodlines.net, Thoroughbred Bloodlines. URL consultato il 19 aprile 2012.
- ^ Anne Peters, Eclipse, su tbheritage.com, Thoroughbred Heritage. URL consultato il 19 aprile 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sally Fear, New Forest Drift: A Photographic Portrait of Life in the National Park, Perspective Photo Press, 2006, ISBN 978-0-9553253-0-4.
- Jo Ivey, Report on New Forest traditions (PDF), su Our New Forest: a living register of language and traditions, New Forest Museum. URL consultato il 9 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2013).
- C.R. Tubbs, The Development of the Smallholding and Cottage Stock-keeping Economy of the New Forest, in The Agricultural History Review, vol. 13, n. 1, 1965, pp. 23–39. URL consultato il 19 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su New Forest pony
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The New Forest Pony Breeding and Cattle Society, su newforestpony.com. URL consultato il 14 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2009).
- (EN) The Verderers of the New Forest, su verderers.org.uk.
- (EN) New Forest Livestock Society, su nfls.org.uk.
- (EN) New Forest National Park Information, su new-forest-national-park.com.
- (EN) New Forest Pony Association (USA), su newforestpony.net.
- (EN) New Forest Pony Society of North America, su nfpsna.com.
- (EN) New Forest Pony Association of Australia, su newforestpony.asn.au.
- (EN) New Forest Pony Owners and Breeders of Australia, su nfpob.com. URL consultato il 14 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
- (EN) New Forest Pony, Norway, su ponniavl.no.
- (EN) The Swedish New Forest Pony Society, su newforest.g.se. URL consultato il 14 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2010).
- (EN) The Danish New Forest Pony Society, su newforest.dk. URL consultato il 14 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2013).
- (EN) Netherlands New Forest Pony Studbook, su newforestpony.nl.
- (EN) New Forest Pony Society of Finland, su newforestponi.com. URL consultato il 14 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2020).
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007529300305171 |
---|