National Communications Network

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
National Communications Network
StatoBandiera della Guyana Guyana
Forma societariasocietà pubblica
Fondazioneaprile 1958 a Georgetown
Fondata daStato della Guyana
Persone chiaveRaymon Cummings (presidente)
Settoremedia
Prodottitelevisione, radio
Slogan«Radio and television for Guyana»
Sito webSito ufficiale

National Communications Network, nota anche con l'acronimo NCN, è l'ente radiotelevisivo pubblico della Guyana. Trasmette da Georgetown in inglese.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La sede di NCN nel 2009.

Nel 1935 la richiesta di cronache sportive di cricket spinse alla realizzazione delle prime trasmissioni radio tramite la creazione delle due stazioni radiofoniche VP3BG e VPSMR, che vennero successivamente unificate dando vita a ZFY.[3] ZFY trasmise dagli uffici delle Poste finché l'edificio fu distrutto dall'incendio di Georgetown del febbraio 1945, in seguito al quale la radio fu trasferita negli studi di North Road.[4]

Dopo essere stata acquistata dalla Overseas Rediffusion Ltd nel 1950, la stazione fu rinominata Radio Demerara nel 1951 e spostata in uno studio professionale nel 1955. Nel 1957 fu anche eretta una nuova stazione di trasmissione e ricezione a Sparendaam, nella regione Isole Essequibo-Demerara Occidentale. Il contratto di licenza comprendeva la trasmissione di materiale della BBC per 21 ore la settimana e di programmi forniti dal Central Office of Information di Londra per 10 ore e 1/2 la settimana. Nel 1958 fu fondata una seconda stazione radio, la British Guyana Broadcasting Service (BGBS), dedicata alla trasmissione di eventi speciali e di sport.[5] Fin dagli anni cinquanta Radio Demerara trasmise regolarmente anche musica indiana, proponendo musicisti locali di questo genere musicale.[6]

Nel 1968, a due anni dall'indipendenza del Paese dal Regno Unito, il Governo della Guyana prese il controllo di BGBS, sita presso la Broadcasting House a Georgetown e la rinominò "Guyana Broadcasting Service" (GBS) dotandola di ulteriori strutture presso il Hadfield Street Lodge con l'assistenza tecnica della BBC.[7]

Nel 1979 il Governo acquisì anche Radio Demerara; la fusione di queste due radio dette vita alla Guyana Broadcasting Corporation (GBC). Dopo l'inaugurazione ufficiale il Governo della Guyana[8] acquisì tutte le strutture di Radio Demerara dalla Overseas Rediffusion Limited.[9]

GTV fu fondata nel 1988.[10]

Il 1º marzo 2004 GBC e Guyana Television Broadcasting Company (GTV) furono unificate dando vita a NCN.[7]

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

NCN gestisce 3 stazioni radiofoniche e 1 canale televisivo.[5]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Fresh 100.1 FM (precedentemente Radio Roraima e ancora prima Channel 1)
  • Voice of Guyana (in passato Channel 2)
  • Hot FM, stazione radiofonica in FM

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • NCN TV, canale nazionale generalista con sedi regionali a Berbice, Essequibo, Linden e Demerara.[1]

Ricezione[modifica | modifica wikitesto]

Satellite[modifica | modifica wikitesto]

Satellite ABS 3A Eutelsat 65 West A
Posizione orbitale 3.0° Ovest 65.2° Ovest
Bouquet / / /
Canali NCN TV
Frequenza 11132 MHz 4556 MHz 11304 MHz
Polarizzazione Orizzontale Verticale Orizzontale
SR 30000 2082 30000
FEC 3/4 5/6 3/5
Modulazione 8PSK

Digitale terrestre[modifica | modifica wikitesto]

NCN TV trasmette in standard DVB-T SD.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Guyana Country Profile, BBC News.
  2. ^ Training Media Professionals in Research and Production of Cultural and Community-oriented Programmes, UNESCO IPDC Database.
  3. ^ A.J. Seymour, Cultural Policy in Guyana, p. 53, unesdoc.unesco.org, 1977.
  4. ^ Guyana's Rich History in Radio, Guyana Chronicle.
  5. ^ a b A Brief History of Radio in Guyana, Stabroek News, 28 ottobre 2010.
  6. ^ Peter Lamarche Manuel East Indian Music in the West Indies: Tān-singing, Chutney, and the Making of Indo-Caribbean Culture. CD, p. 55, Temple University Press, 2000, ISBN 978-1-4399-0570-8
  7. ^ a b John Mair, Guyana, cap. A Burgeoning Media Landscape, pp. 141-143, editor Arif Ali, Hansib, Londra, 2008, ISBN=9781906190101.
  8. ^ Shaheed Nick Mohammed Global Radio: from Shortwave to Streaming, Rowman & Littlefield, 25 settembre 2019, ISBN=978-1-4985-9496-7.
  9. ^ A Brief History of Radio in Guyana, Stabroek News, 28 ottobre 2010.
  10. ^ Stuart H. Surlin, Walter C. Soderlund, Mass Media and the Caribbean, Taylor & Francis, 1990, ISBN 978-2-88124-447-6.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]