Vai al contenuto

NGC 888

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
NGC 888
Galassia ellittica
NGC 888 nelle immagini DSS
Scoperta
ScopritoreJohn Herschel
Data6 ottobre 1834 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneOrologio
Ascensione retta02h 17m 27.1s [2]
Declinazione-59° 51′ 40″ [2][1]
Distanza416,7 milioni di a.l.
(127,76 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)13,0 [3]

nella banda B: 14,0 [3]

Redshift+0,029190 ± 0,000133 [2]
Luminosità superficiale12,52
Angolo di posizione84,5° [3]
Velocità radiale8751 ± 40 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia ellittica
ClasseE1? pec [2][3], E/S0? [1], E [4]
Dimensioni344 800 a.l.
(105 710 pc)
Altre designazioni
PGC 8743
ESO 115-2
ARP 0215-600 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 888
Categoria di galassie ellittiche

NGC 888 è una vasta galassia ellittica piuttosto allungata, situata nella costellazione dell'Orologio, a una distanza di circa 417 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 6 ottobre 1834 dall'astronomo britannico John Herschel.[1]

NGC 888 è una radiogalassia a spettro continuo (Flat-Spectrum Radio Source).[2]

NGC 888 e ESO 115-003 formano una coppia di galassie nella stessa porzione di cielo.[5] Dato che la distanza di ESO 115-003 è di circa 439 milioni di anni luce (134,65 Mpc), paragonabile a quella di NGC 888, è possibile che le due galassie formino una coppia reale e non solo visuale.[6]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 888, su cseligman.com. URL consultato il 7 settembre 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 888, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 7 settembre 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 800 à 899, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 7 settembre 2024.
  4. ^ (EN) NGC 888 su HyperLeda, su leda.univ-lyon1.fr. URL consultato il 7 settembre 2024.
  5. ^ D. S. L. Soares, R. E. de Souza, R. R. de Carvalho e T. C. Couto da Silva, Southern binary galaxies. I. A sample of isolated pairs. (PDF), in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 110, aprile 1995, p. 371, Bibcode:1995A&AS..110..371S, DOI:10.48550/arXiv.astro-ph/9410092.
  6. ^ (EN) Results for object ESO 115- G 003 (ESO 115-G 003), su ned.ipac.caltech.edu, NASA/IPAC Extragalactic Database. URL consultato il 7 settembre 2024.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]