NGC 6604

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NGC 6604
Ammasso aperto
NGC 6604
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel[1]
Data15 luglio 1784[1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneSerpente
Ascensione retta18h 18m 00s[2]
Declinazione-12° 14′ 00″[2]
Coordinate galattichel = 18,3; b = +01,7[2]
Distanza5540[3] a.l.
(1700[3] pc)
Magnitudine apparente (V)6,5
Dimensione apparente (V)2' x 2'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
Caratteristiche rilevantiassociato a Sh2-54
Altre designazioni
Cr 373[2]
Mappa di localizzazione
NGC 6604
Categoria di ammassi aperti

Coordinate: Carta celeste 18h 18m 00s, -12° 14′ 00″

NGC 6604 è un ammasso aperto di piccole dimensioni visibile nella costellazione della Coda del Serpente.

Si tratta di un oggetto molto giovane contenente un gran numero di stelle massicce e viene considerato il centro della brillante associazione OB Serpens OB2, legata a sua volta a diverse nebulose vicine, come Sh2-54 e la Nebulosa Aquila.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

NGC 6604 si individua nella parte sudorientale della costellazione, a circa 1° a nord della celebre Nebulosa Aquila, sul bordo di un tratto fortemente oscurato della Via Lattea; la sua distanza lo fa apparire ancora più piccolo, cosicché appare come un piccolo raggruppamento di stelle azzurre fortemente concentrato. Le sue componenti più luminose sono di settima e ottava magnitudine e sono pertanto osservabili anche con un binocolo; tuttavia, la grande concentrazione fa sì che attraverso piccoli strumenti appaia come una stella unica "estesa", o come un densissimo agglomerato di piccole stelline. Con un ingrandimento maggiore, come quello dei telescopi da 100mm in su, si possono distinguere le componenti con più facilità.

L'ammasso giace a sud dell'equatore celeste, sebbene non tanto da rendere impossibile l'osservazione da quasi tutte le aree popolate della Terra;[4] di fatto appare circumpolare solo alle latitudini antartiche, mentre dalle regioni temperate boreali già appare relativamente alto sull'orizzonte. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo della sera è compreso fra i mesi di giugno e novembre.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

NGC 6604 è un ammasso estremamente giovane e compatto: stime sulla sua età indicano che le sue componenti stellari più massicce non superano i 4-5 milioni di anni.[5][6] La determinazione della sua distanza, pari a circa 1700 parsec (5540 anni luce), ha permesso di stabilire anche la distanza dell'intero complesso nebuloso ad esso associato, quello di Sh2-54, che giace entro un raggio di poche decine di parsec.[7] La stella dominante dell'ammasso è HD 167971, una supergigante blu di classe spettrale O8Ibf considerata fra le stelle di classe O più luminose della Via Lattea;[8] essa è in realtà una stella tripla con componenti tutte di classe O, dunque stelle massicce e molto calde.[9] Due delle componenti sono molto vicine fra loro e si eclissano a vicenda; ciò comporta una variazione della luminosità totale del sistema, che in circa 3,32 giorni oscilla fra le magnitudini 7,33 e 7,66. La sigla di stella variabile del sistema è MY Serpentis.[10] A questo sistema si aggiunge HD 168112, una gigante blu di classe O5.5III con forti emissioni di onde radio.[7]

NGC 6604 coincide con una brillante associazione OB, nota come Serpens OB2, di cui costituisce il nucleo più denso. La sua distanza, sui 1700 parsec (5540 anni luce) lo mette in relazione con la nebulosa Sh2-54, che fa parte del complesso nebuloso di cui fanno parte anche le Nebulosa Aquila e Omega, che riceve la radiazione delle stelle dell'associazione stessa.[3] Serpens OB2 conta circa un centinaio di stelle giganti di classe O e B[11] che giacciono circa 65 parsec a nord del piano galattico.[3] Fra le componenti dell'associazione si trovano diverse stelle ben note in ambito astronomico, come la stella di Wolf-Rayet binaria CV Serpentis, la binaria HD 166734 e la multipla HD 167971.[12] Il forte vento stellare delle sue componenti ha prodotto un fronte di onde d'urto che potrebbero essere responsabili della seconda generazione di stelle originatesi dalla regione, quelle della Nebulosa Aquila, nonché dei processi ancora in atto.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Courtney Seligman, NGC Objects: NGC 6600 - 6649, in Celestial Atlas. URL consultato il 26 aprile 2020.
  2. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 31 maggio 2010.
  3. ^ a b c d Forbes, Douglas, The Serpens OB2 Association and Its Thermal "Chimney", in The Astronomical Journal, vol. 120, n. 5, novembre 2000, pp. 2594-2608, DOI:10.1086/316822. URL consultato il 31 maggio 2010.
  4. ^ Una declinazione di 12°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 78°; il che equivale a dire che a sud del 78°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 78°N l'oggetto non sorge mai.
  5. ^ Barbon, R.; Carraro, G.; Munari, U.; Zwitter, T.; Tomasella, L., Spectroscopy and BVI_C photometry of the young open cluster NGC 6604, in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 144, giugno 2000, pp. 451-456, DOI:10.1051/aas:2000193. URL consultato il 30 maggio 2010.
  6. ^ Kharchenko, N. V.; Piskunov, A. E.; Röser, S.; Schilbach, E.; Scholz, R.-D., Astrophysical parameters of Galactic open clusters, in Astronomy and Astrophysics, vol. 438, n. 3, agosto 2005, pp. 1163-1173, DOI:10.1051/0004-6361:20042523. URL consultato il 31 maggio 2010.
  7. ^ a b Reipurth, B., The Young Cluster NGC 6604 and the Serpens OB2 Association, in Handbook of Star Forming Regions, Volume II: The Southern Sky, vol. 5, dicembre 2008, p. 590. URL consultato il 31 maggio 2010.
  8. ^ Humphreys, R. M., Studies of luminous stars in nearby galaxies. I. Supergiants and O stars in the Milky Way, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 38, dicembre 1978, pp. 309-350, DOI:10.1086/190559. URL consultato il 31 maggio 2010.
  9. ^ Davidge, T. J.; Forbes, D., Light curve analysis of the O-type eclipsing binary HD 167971, in Royal Astronomical Society, Monthly Notices, vol. 235, dicembre 1988, pp. 797-804. URL consultato il 31 maggio 2010.
  10. ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su result for MY Ser. URL consultato il 31 maggio 2010.
  11. ^ Humphreys, R. M., Studies of luminous stars in nearby galaxies. I. Supergiants and O stars in the Milky Way, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 38, dicembre 1978, pp. 309-350. URL consultato il 31 maggio 2010.
  12. ^ Moriguchi, Y.; Onishi, T.; Mizuno, A.; Fukui, Y., Discovery of a molecular supershell towards two HII regions M16 and M17: Possible evidence for triggered formation of stars and GMCs, in The Proceedings of the IAU 8th Asian-Pacific Regional Meeting, Volume II, held at National Center of Sciences, Hitotsubashi Memorial Hall, Tokyo, luglio 2002, pp. 173-174. URL consultato il 31 maggio 2010.
  13. ^ Reipurth, B., The Young Cluster NGC 6604 and the Serpens OB2 Association, in Handbook of Star Forming Regions, Volume II: The Southern Sky ASP Monograph Publications, vol. 5, dicembre 2008, p. 590.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Reipurth, Bo, Handbook of Star Forming Regions, Volume II: The Southern Sky, vol. 5, Astronomical Society of the Pacific, dicembre 2008, ISBN 978-1-58381-671-4.
  • Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
  • Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.

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