NGC 296

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NGC 296
Galassia a spirale
NGC 296 nelle immagini SDSS.
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data12 settembre 1784 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 55m 7.5s [2]
Declinazione31° 31′ 32″ [2]
Distanza[1][2] a.l.
(76.150.000 pc)
Magnitudine apparente (V)12,6 [3]
nella banda B: 13,4 [3][4]
Redshift+0,018243 ± 0,000007 [2]
Luminosità superficiale13,46 [3]
Angolo di posizione164° [3]
Velocità radiale5469 ± 2 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSBb? [1][2], SBb [3]
Dimensioni120 migliaia di a.l.
( 36640 ) [2]
Altre designazioni
PGC 3260
MCG 05-03-24
UGC 562
CGCG 501-42
IRAS 00523+311 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 296
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 00h 55m 07.5s, +31° 31′ 32″

NGC 296 è una galassia a spirale situata nella costellazione dei Pesci.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La galassia ha una classe di luminosità II e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 296 è stata scoperta il 12 settembre 1784 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

Problematiche nell'identificazione[modifica | modifica wikitesto]

La posizione indicata da Copeland nella sua descrizione di NGC 295 è molto vicina a quella di NGC 296, ma lo scopritore aveva indicato anche la presenza di una stella di 10 magnitudine nelle immediate vicinanze della galassia, il che non corrisponde alla realtà. Questo è stato oggetto di dibattito tra gli astronomi, e molti autori hanno considerato NGC 295 come la galassia NGC 296 o come un oggetto perduto.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 296, su cseligman.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j NED results for object NGC 0296, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 9 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 9 aprile 2024.
  4. ^ a b SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 9 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]