NGC 293

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
NGC 293
Galassia a spirale barrata
NGC 293 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreAlbert Marth
Data27 settembre 1864 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta00h 54m 15.9s [2]
Declinazione-07° 14′ 08″ [2]
Distanza260,5 mega anni luce (79,87 Mpc) [1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)14,2 [3]
nella banda B: 15,0 [3][4]
Redshift+0,019143 ± 0,000020 [2]
Luminosità superficiale14,19 [3],
Angolo di posizione19° [3]
Velocità radiale5739 ± 6 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
Classe(R')SB(rs)b [1][2], SBb [3]
Dimensioni92 100 al (28 240 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 3195
MCG -01-01-30
IRAS 00517-0730 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 293
Categoria di galassie a spirale barrata

Coordinate: Carta celeste 00h 54m 15.9s, -07° 14′ 08″

NGC 293 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione della Balena.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La galassia ha una classe di luminosità II e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Data la sua luminosità superficiale pari a 14,19, NGC 293 può essere classificata come una galassia a bassa luminosità superficiale (nella letteratura in lingua inglese abbreviata in LSB, acronimo di Low Surface Brightness). Le galassie LSB sono galassie di tipo diffuso (D) con una luminosità superficiale inferiore di almeno una magnitudine a quella del cielo notturno circostante.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 293 è stata scoperta il 27 settembre 1864 dall'astronomo tedesco Albert Marth.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 293, su cseligman.com. URL consultato il 23 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j NED results for object NGC 0293, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 23 marzo 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 23 marzo 2024.
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 23 marzo 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]