NGC 1569

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
NGC 1569
Galassia nana irregolare
Fenomeni di starburst nella galassia NGC 1569
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneGiraffa
Ascensione retta4h 30m 49,1s[1]
Declinazione+64° 50′ 53″[1]
Distanza7800 ± 2000 MPc a.l.
(2400 ± 600 pc)
Magnitudine apparente (V)11,9[1]
Dimensione apparente (V)3',6 × 1',8[1]
Redshift-104 km/s[1]
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia nana irregolare
ClasseIBm[1]
Caratteristiche rilevantiContiene due superammassi stellari
Altre designazioni
UGC 3056,[1] PGC 15345,[1]

VII Zw 016,[1] Arp 210[1]

Mappa di localizzazione
NGC 1569
Categoria di galassie nane irregolari

Coordinate: Carta celeste 04h 30m 49.1s, +64° 50′ 53″

NGC 1569 è una galassia nana irregolare visibile nella costellazione della Giraffa. È oggetto di numerosi studi riguardo ai processi di formazione stellare che in essa hanno luogo.

Si tratta di una galassia piuttosto vicina, tanto che il Telescopio spaziale Hubble è in grado di risolvere con facilità le singole stelle al suo interno;[2] la sua distanza, originariamente ritenuta di 7,8 milioni di anni luce (2,4 Mpc),[3] è stata recentemente rivalutata e portata ad 11 milioni di anni luce.[4][5]

Ammassi stellari[modifica | modifica wikitesto]

Immagine della galassia ripresa dal telescopio Hubble; si notino i due superammassi stellari

NGC 1569 contiene due importanti superammassi stellari, caratterizzati da differenti storie.[2][6] Il superammasso A, situato nella regione nordoccidentale della galassia, contiene una popolazione eterogenea costituita da stelle di età non superiore a 5 milioni di anni in differenti stadi evolutivi (sono note alcune stelle di Wolf-Rayet) e da stelle rosse più anziane (sia giganti sia supergiganti).[6][7] Il superammasso B, posto nei pressi del centro galattico, contiene invece una popolazione stellare più vecchia ricca di giganti e supergiganti rosse.[2][6][7] Si ritiene che entrambi gli ammassi abbiano una massa equivalente a quella degli ammassi globulari della Via Lattea. Sono stati identificati anche ammassi più esigui con stelle piuttosto giovani.[2] Questi dati, assieme a quelli ottenuti dall'osservazione di altre galassie nane come la Grande Nube di Magellano ed NGC 1705, dimostrano che la formazione stellare nelle galassie nane non avviene con continuità ma in una serie di rapidi e violenti episodi noti come starburst.

Spostamento verso il blu[modifica | modifica wikitesto]

NGC 1569 mostra uno spettro caratterizzato da un eccezionale spostamento verso il blu;[1] questo significa che la galassia si muove in direzione della Terra, al contrario della gran parte delle altre galassie che, a causa dell'espansione dell'universo, mostrano invece uno spostamento verso il rosso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Results for NGC 1569, su nedwww.ipac.caltech.edu, NASA/IPAC Extragalactic Database. URL consultato il 15 marzo 2007.
  2. ^ a b c d D. A. Hunter, R. W. O'Connell, J. S. Gallagher, T. A. Smecker-Hane, The Star Clusters in the Starburst Irregular Galaxy NGC 1569, in Astronomical Journal, vol. 120, 2000, pp. 2383–2401, DOI:10.1086/316810.
  3. ^ L. N. Makarova, I. D. Karachentsev, On the Distance to Nearby Dwarf Galaxy NGC 1569, in Astrofizika, vol. 46, n. 2, 2003, pp. 144–150, DOI:10.1023/A:1024055702766.
  4. ^ A. J. Grocholski, A. Aloisi, R. P. Alessandra, et al, A New Hubble Space Telescope Distance to NGC 1569: Starburst Properties and IC 342 Group Membership, in Astrophysical Journal Letters, vol. 686, 20 ottobre 2008, pp. L79–L82, DOI:10.1086/592949.
  5. ^ Hubble Resolves Puzzle about Loner Starburst Galaxy, su newswise.com, Newswise. URL consultato il 17 novembre 2008.
  6. ^ a b c L. Origlia, C. Leitherer, A. Aloisi, L. Greggio, M. Tosi, The Stellar Content of the Super-Star Clusters in NGC 1569, in Astronomical Journal, vol. 122, 2001, pp. 815–824, DOI:10.1086/321152.
  7. ^ a b G. J. Bendo, R. D. Joseph, Nuclear Stellar Populations in the Infrared Space Observatory Atlas of Bright Spiral Galaxies, in Astronomical Journal, vol. 127, 2004, pp. 3338–3360, DOI:10.1086/420712.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN242756103 · GND (DE4758165-7
  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari