Museo di arte sacra (Certaldo)

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Museo di arte sacra di Certaldo
Chiostro (ingresso museo) e campanile della chiesa SS. Jacopo e Filippo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCertaldo
Indirizzopiazza SS. Jacopo e Filippo, 2
Coordinate43°32′51.57″N 11°02′29.57″E / 43.547657°N 11.041546°E43.547657; 11.041546
Caratteristiche
Tipoarte
Istituzione2001
Apertura2001
Visitatori10 881 (2022)
Sito web

Il Museo di arte sacra di Certaldo è stato inaugurato nel giugno 2001. Si trova nella parte alta del paese, nel borgo medievale all'interno dell'ex convento degli Agostiniani.[1] Vi si accede dal chiostro adiacente alla chiesa dei Santi Jacopo e Filippo.

Con il Museo civico di Palazzo Pretorio e la Casa di Giovanni Boccaccio forma il polo museale del paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nelle sette sale del museo sono raccolte le opere provenienti dalle chiese comprese nel territorio del vicariato ecclesiastico di Certaldo. Il museo di arte sacra era in origine un convento agostiniano del quattrocento. Accuratamente restaurato per adibito a museo, è stato inaugurato nel giugno del 2001, parte di un circuito di centri espositivi della Valdelsa e di musei vicariali sorti nell'area fiorentina con il fine di aggregare beni culturali religiosi sparsi nel territorio che, per ragioni di sicurezza e custodia, non possono essere conservati nelle sedi di origine e che trovano perciò assetto museografico, visibilità scientifica e pubblica fruizione presso la chiesa più importante della circoscrizione ecclesiastica di riferimento.[2]

Le sale[modifica | modifica wikitesto]

Sala I: la pinacoteca[modifica | modifica wikitesto]

Sala I: la pinacoteca

Nella prima sala, anticamente il refettorio del convento, sono raccolte opere su tavola dal XIII al XVI secolo, più due affreschi staccati dei primi anni del Quattrocento. Le prime tre sotto elencate sono opere del XIII e XIV secolo provenienti dalla chiesa di Santa Maria a Bagnano.

Le opere[modifica | modifica wikitesto]

Sale II, III, IV: le oreficerie[modifica | modifica wikitesto]

Sale II, III, IV: le oreficerie

Dopo la prima grande sala dedicata ai dipinti su tavola, ci sono tre piccoli ambienti con vetrine contenenti opere di arte orafa. La maggior parte della collezione proviene dalla pieve di San Lazzaro a Lucardo, la più importante del vicariato ecclesiastico, matrice della propositura di Certaldo.

Segue l'elenco delle opere più significative. Il numero tra parentesi corrisponde a quello assegnato nell'esposizione permanente della collezione.

Sala V: i paramenti[modifica | modifica wikitesto]

Sala V: i paramenti

In questa piccola sala sono esposti paramenti dal XVI al XVIII secolo. L'oggetto più interessante è Pianeta, terzo quarto del XVIII sec., proveniente dalla chiesa di Santa Maria a Bagnano

Sala VI: la Compagnia[modifica | modifica wikitesto]

Sala VI: la Compagnia

Questa sala era anticamente la cappella (a tutt'oggi consacrata) della Compagnia della SS. Annunziata, compagnia che aveva tra i suoi compiti l'assistenza dei condannati a morte. La porta di collegamento con la precedente sala è stata aperta in occasione dell'allestimento del museo: precedentemente l'unico accesso era la porta che si affaccia sulla piazza SS. Jacopo e Filippo, oggi chiusa. Vi sono raccolte le opere su tela del XVII secolo.

Le opere su tela[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernardino Monaldi, Madonna del rosario e santi, tela, 1611 (opera firmata e datata), proveniente dalla chiesa di Santa Maria a Bagnano
  • Pittore toscano della prima metà del XVII sec., Annunciazione, tela, 1620 circa.
  • Pittore senese, Madonna col Bambino e santi Agostiniani, tela, 1630 ca.
  • Pittore fiorentino, Madonna col Bambino tra i santi Antonio abate e Francesco, tela, prima metà del XVII sec., proveniente dalla chiesa di San Martino a Maiano, Compagnia di Sant'Antonio
  • Pittore fiorentino, Madonna del rosario con i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Antonio da Padova, Domenico, tela, prima metà del XVII sec., proveniente dalla chiesa di San Martino a Maiano, Compagnia di Sant'Antonio
  • Pittore fiorentino, San Martino e santa Caterina di Alessandria in adorazione della Trinità, tela, prima metà del XVII secolo, proveniente dalla chiesa di San Martino a Maiano, Compagnia di Sant'Antonio

Le sculture[modifica | modifica wikitesto]

Vi si conservano anche due sculture lignee dipinte a tutto tondo di scuola senese, di grandi dimensioni (m 1,62 e 1,73 di altezza)

Sala VII: Collezione Linari (già "sala del Crocifisso")[modifica | modifica wikitesto]

L'ultima sala del Museo era fino a qualche anno fa interamente dedicata al cosiddetto Crocifisso di Petrognano o di San Donnino, ora collocato nell'abside dell'attigua chiesa dei Santi Jacopo e Filippo. Nella sala (inaugurata il 24 agosto 2018) è stata allestita una collezione di opere d'arte (dipinti, sculture, stampe) provenienti dalla Villa Bardi di Linari, Barberino Val d'Elsa. Tra le opere esposte si segnalano:

  • Ciro Ferri, Mosè con le Tavole della Legge (opera firmata e datata, 1683)
  • Giulio Pignatti da Modena, Ritratto di prelato (opera firmata e datata, 1727)
  • Cinque tele di scuola spagnola con ritratti di nobili e prelati (fine XVI-inizio XVII secolo)
  • Quattro incisioni di Nicolaes de Bruyn con scene bibliche (XVII sec), di cui una firmata dall'autore.
  • Un'incisione (1702) di Benoît Farjat, raffigurante la Comunione di San Girolamo del Domenichino
  • Un crocifisso ligneo e due cartegloria da altare (inizio XVII secolo)
  • Due volumi rilegati nel Settecento contenenti una copiosa raccolta di incisioni su carta

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Convento degli Agostiniani-Museo di arte sacra di Certaldo, su touringclub.it. URL consultato il 16 agosto 2019 (archiviato il 16 agosto 2019).
  2. ^ Convento degli agostiniani di Certaldo, su dati.beniculturali.it. URL consultato il 16 agosto 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rosanna Caterina Proto Pisani, Il Museo di Arte Sacra a Certaldo, collana Biblioteca de "Lo Studiolo", Firenze, Becocci / Scala, 2001.
  • Rosanna Caterina Proto Pisani, Il Museo di arte sacra di Certaldo, collana "Piccoli grandi musei", Firenze, Polistampa, 2006.
  • Rosanna Caterina Proto Pisani (a cura di), La Valle dei Tesori. Capolavori allo specchio, catalogo della mostra, Musei del Circondario Empolese – Valdelsa, 12 giugno – 19 novembre 2006, Firenze, Edizioni Polistampa, 2006, pp. 154 – 177. ISBN 88-596-0068-5
  • Angelo Tartuferi e M. Scalini, L'arte a Firenze nell'età di Dante (1250 – 1300), catalogo della mostra, Firenze, Galleria dell'Accademia, 1º giugno – 29 agosto 2004, Firenze, Giunti, 2004, pp. 94 – 95 (Madonna di Meliore), 160 - 161 (Turibolo di San Gaudenzio - qui erroneamente indicato come facente parte della collezione del Museo di Arte Sacra di Montespertoli), 170 - 171 (Croce astile di Santa Maria a Casale).

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