Mura di Fano

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Mura di Fano
Le mura malatestiane quattrocentesche
Localizzazione
StatoImpero romano
Impero bizantino
Bandiera dello Stato Pontificio Stato Pontificio
Signoria di Rimini
Bandiera dello Stato Pontificio Stato Pontificio
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
CittàFano
IndirizzoVia Arco d'Augusto
Coordinate43°50′40.04″N 13°00′46.86″E / 43.844455°N 13.013016°E43.844455; 13.013016
Informazioni generali
StileRomano-Rinascimentale
Altezza14 m circa
CostruzioneIX secolo d.C.-1552
Materialepietre arenarie e laterizi
Condizione attualeben conservate e restaurate
Informazioni militari
Funzione strategicaMura difensive
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Le mura di Fano costituiscono la cinta difensiva della città marchigiana. Ancora ben conservate, esse vennero dapprima costruite dai Romani e poi ampliate dalla signoria dei Malatesta. Le mura di Fano hanno uno spessore di circa 1,80 metri, una lunghezza di circa 2 km e un'altezza di 14 metri con 28 torri cilindriche. La cinta muraria si è conservate per circa 2/3 e ed è attualmente la più antica ancora in piedi,[1] seconda solo a quella di Roma.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Veduta di Porta Maggiore con l'Arco di Augusto

Mura romane[modifica | modifica wikitesto]

La prima cinta muraria fu eretta dall'imperatore Augusto nel grandioso progetto di fondazione della Colonia Julia Fanestris. La cortina muraria venne realizzata in conci di pietra arenaria disposti a filari orizzontali (opus vittatum) con un riempimento interno di malta e scaglie di lavorazione. Intervallata a spazi regolari da dodici torri cilindriche, di cui ad oggi solo otto sono rimanenti, era munita di diverse entrate. i lavori di costruzione furono completati nel 9 d.C. La porta più importante era l'Arco di Augusto, posta sul corso finale della Via Flaminia. Circa nella metà dell corso delle mura romane si apre ancora oggi una porta minore detta Porta della Mandria, dato che in passato vi passavano le greggi dirette ai pascoli. Le mura consentivano alla Flaminia di uscire dalla città per dirigersi a nord e raggiungere Pisaurum. La cinta muraria si conserva ancora oggi per circa i due terzi del circuito originario, nella parte nord-ovest.

Mura malatestiane[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1357 Fano passò sotto la signoria dei Malatesta, i quali nel '400, con Sigismondo Pandolfo, ampliarono le mura dando nuove terre al tessuto cittadino. Costruirono un nuovo braccio murario di fronte alle antiche mura romane, e davanti all'Arco di Augusto costruirono la Porta Maggiore, opera del 1464 di Matteo Nuti[2]. Infine eressero verso la metà del secolo la cosiddetta Rocca Malatestiana, di forma trapezoidale e circondata da fossati.

In seguito col passaggio di Fano allo Stato Pontificio, fu presentato un progetto rinforzo delle strutture militari. Nel 1552, per volere di papa Giulio III, venne realizzato il bastione del Sangallo, nell'angolo sud-est delle mura malatestiane. Tuttavia questo bastione rimase l'unica opera intrapresa dai pontefici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fano. La città di Vitruvio, su raicultura.it.
  2. ^ "Marche", Guida TCI, 1997

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Maria Amiani, Memorie istoriche della città di Fano. 1751-1967.
  • Ulrico Agnati, Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1999
  • Luciano de Sanctis, Quando Fano era romana, Fano, Minardi Editore, 1998.

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