Muhammad al-Mahdi
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Muhammad al-Mahdī (in arabo: أبو القاسم محمد بن الحسن المهدي, Abū l-Qāsim Muḥammad b. al-Hasan al-Mahdī; Samarra, 869 – Samarra, entrato in ghayba nell'874), il cui laqab مَهْدِيّ, Mahdī, significa "il ben guidato [da Dio]". È per gli sciiti duodecimani e alauiti l'ultimo Imam, succeduto al proprio padre al-Ḥasan al-ʿAskarī nell'874.
Religione[modifica | modifica wikitesto]
Secondo la credenza sciita maggioritaria, ossia quella dei Duodecimani, egli non è mai morto, ma si è occultato[1] nel 940 per sfuggire all'ostilità del califfo abbaside, e resterà tale fino alla fine dei giorni quando riapparirà come il Mahdi atteso per la rivivificazione del primo e più puro Islam.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Muhammad al-Mahdi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 43237806 · ISNI (EN) 0000 0000 7267 1576 · CERL cnp01299149 · LCCN (EN) n84077035 · GND (DE) 137173105 · J9U (EN, HE) 987007588131505171 (topic) · WorldCat Identities (EN) lccn-n84077035 |
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