Monte Santo di Gorizia
Monte Santo | |
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Stato | Slovenia |
Regione statistica | Goriziano sloveno |
Altezza | 681 m s.l.m. |
Catena | altopiano della Bainsizza |
Coordinate | 45°59′49″N 13°39′27.83″E |
Altri nomi e significati | Skalnica o Sveta Gora pri Gorici (sloveno) |
Mappa di localizzazione | |
Il Monte Santo (in sloveno Skalnica o Sveta Gora pri Gorici) (681 m) è un monte sloveno, già in territorio italiano dal 1921 al 1947, a nord-est di Gorizia, che si trova nella propaggine meridionale dell'altopiano della Bainsizza, bagnato a sud-ovest dal fiume Isonzo, attualmente all'incrocio dei confini amministrativi degli insediamenti di Salcano (Solkan) e Gargaro (Grgar) del comune di Nova Gorica e dell'insediamento di Plava (Plave) del comune di Canale d'Isonzo (Kanal ob Soči).
Il santuario
Il monte deve il suo nome all'apparizione della Madonna alla pastorella Orsola Ferligoi di Gargaro avvenuta nell'anno 1539. Sulla sommità del monte già nel XIV secolo fu edificata una chiesa poi distrutta (dai Turchi) e ricostruita nel 1544. L'immagine della Madonna sull'altare maggiore è opera del pittore Palma il Vecchio del XVI secolo e fu donata alla chiesa dal patriarca d'Aquileia Marino Grimani nel 1544.
Nel 1786, l'imperatore Giuseppe II ordinò la demolizione della chiesa, poi di nuovo ricostruita.
Durante la guerra 1915-1918 la chiesa fu rasa al suolo. La chiesa attuale, in stile neo-barocco, fu costruita tra il 1924 e il 1928 secondo i piani dell'architetto goriziano Silvano Barich, che negli anni precedenti aveva progettato il santuario di Barbana. Il campanile è visibile dalla pianura isontina sopra la vetta del Monte Sabotino.
La basilica dell'Assunzione della Vergine del Monte Santo, sede del Convento dei francescani (Frančiškanski samostan), è da secoli meta di pellegrinaggi delle genti slovene e italiane del Goriziano.
Il fronte dell'Isonzo
Il monte fu un importante obiettivo strategico durante la prima guerra mondiale, teatro di feroci battaglie. Nei pressi della vetta è allestita una mostra del Fronte dell’Isonzo, dedicata ai civili e ai militari di tutte le nazionalità che vi persero la vita, ne documenta gli eventi con l'esposizione di oggetti e di fotografie che riflettono gli echi delle battaglie dell'Isonzo.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Monte Santo – catasto austriaco franceschino (JPG), su gov.si.