Mia madre l'oca

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Mia madre l'oca
AutoreGiulio Barattieri
1ª ed. originale1982
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneTorino
ProtagonistiFranco Piovano

Mia madre l'oca: Perché uccidere la madre? La storia di un matricidio gratuito, maturato inesorabilmente nel retroterra della Torino del dopo '68 è un romanzo di Giulio Barattieri, scritto tra gli anni Settanta ed Ottanta e pubblicato nel 1982 per Rizzoli. Dietro Giulio Barattieri, che è da considerarsi uno pseudonimo, si celerebbe una nota firma del giornalismo italiano.[1][2] Secondo Roberto Cotroneo, l'autore del romanzo è il musicologo Paolo Isotta.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo è ambientato nella Torino del dopo 1968. Protagonista è un giovane di nome Franco Piovano, indicato solitamente come "Il Piovano", figlio di un metalmeccanico e di una casalinga torinesi.[4]

Attraverso la vicenda di Franco, l'autore traccia uno spaccato della Torino delle manifestazioni studentesche e operaie, con intenti spesso denigratori e beffardi, e mette in luce la vacuità degli intellettuali di sinistra che ne sostengono l'impalcatura.[5]

La narrazione si chiude con l'omicidio della madre da parte del protagonista; un atto gratuito, che il narratore riconduce alla normale banalità del vivere moderno.[6]

Il titolo è la traduzione della suite di Maurice Ravel, Ma Mère l'Oye.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Giulio Barattieri, Mia madre l'oca, Rizzoli, Milano, 1982.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Geno Pampaloni, Le mucche con le ali, in L'Espresso, XXVIII, 2, 17 gennaio 1982.
  2. ^ Cristina Benussi Frandoli e Giulio Lughi, Il romanzo d'esordio tra immaginario e mercato, Venezia, Marsilio, 1986, p. 22.
  3. ^ Lo strano caso del dottor Isotta e di mister Esposito, su cinquantamila.it.
  4. ^ Nico Orengo, Delitto al Conservatorio ma l'autore rimane un fantasma, in Tutto libri-La Stampa, 30 gennaio 1982, p. 1.
  5. ^ Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Ed ecco, gente il book-jockey!, in La Stampa, 4 aprile 1982, p. 3.; Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Book-jockey, in Il cretino: La prevalenza del cretino, Milano, Mondadori, 2015.
  6. ^ Arnaldo Di Benedetto, Letteratura italiana contemporanea: Appendice, Volume 3, a cura di Gaetano Mariani e Mario Petrucciani, Roma, Lucarini, 1983, p. 140.
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