Megalonychidae

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Megalonychidae
Scheletro di Megalocnus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Xenarthra
Ordine Pilosa
Sottordine Folivora
Famiglia Megalonychidae

I megalonichidi (Megalonychidae) sono una famiglia di mammiferi xenartri, attualmente rappresentata dal solo bradipo didattilo (Choloepus).

Forme grandi e piccole[modifica | modifica wikitesto]

In passato, la famiglia dei megalonichidi comprendeva numerose grandi forme, diffuse in Sudamerica e in particolare in Nordamerica, la più nota delle quali era Megalonyx ("grande artiglio"), da cui deriva il nome dell'intero gruppo. Questi animali furono uno dei tanti gruppi di bradipi terricoli che, tra la fine dell'era Terziaria e il Pleistocene, si diffusero nelle grandi pianure americane. Il primo a diffondersi in Nordamerica, ben prima della formazione dell'istmo di Panama, fu Pliometanastes nel Miocene superiore; probabilmente questo animale riuscì a raggiungere il continente settentrionale tramite island hopping. I megalonichidi erano caratterizzati da dimensioni relativamente grandi e da un particolare sviluppo degli arti. Alcune specie si diffusero nelle isole caraibiche a partire dal Miocene superiore (genere Imagocnus), e progressivamente ridussero le proprie dimensioni, secondo il fenomeno del nanismo insulare. Tra i generi più noti, da ricordare il grosso Megalocnus, alto fino a un metro, e i parzialmente arboricoli Synocnus e Acratocnus, reputati tra i più stretti parenti dell'odierno bradipo didattilo. Un altro genere probabilmente arboricolo (o forse arrampicatore su terreni rocciosi) è il sudamericano Diabolotherium. Megistonyx era adattato a vivere ad alta quota, mentre Ahytherium era probabilmente semiacquatico. Sembra che alcuni megalonichidi sopravvissero in epoca storica, ma si estinsero forse a causa dell'arrivo dell'uomo sulle isole caraibiche. I generi continentali, come Megalonyx, si estinsero nel corso del Pleistocene.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Castro, B. 1996. Sloths: are they running away from us? An overview of the natural history, husbandry and identification of sloth (Choloepus didactylus and Choloepus hoffmanni). American Zoo and Aquarium Association Regional Conference Proceedings, 1996: 234-238.
  • Hirschfeld, S. E. 1981. Pliometanastes protistus (Edentata, Megalonychidae) from Knight's Ferry, California, with discussion of early Hemphillian megalonychids. PaleoBios, 36: 1-16.
  • MacPhee, R. D. E., and M. A. Iturralde-Vincent. 1994. First Tertiary land mammal from Greater Antilles: An Early Miocene sloth (Xenarthra, Megalonychidae) from Cuba. American Museum Novitates, 3094:1-13.
  • MacPhee, R. D. E., J. L. White, and C. A. Woods. 2000. New megalonychid sloths (Phyllophaga, Xenarthra) from the Quaternary of Hispaniola. American Museum Novitates, 3303: 1-32.
  • McDonald, H. G. 1977. Description of the osteology of the extinct gravigrade edentate Megalonyx with observations on its ontogeny, phylogeny and functional anatomy. Master's Thesis, University of Florida (Unpublished): 328 pp.
  • Moore, T. A. and N. Lamberski. 2001. Retrospective study of morbidity and mortality in the two-toed sloth (Choloepus hoffmanni and Choloepus didactlyus) in North America; pp. 314-320 In C. K. Baer and M. M. Willette (eds.), Proceedings of the American Association of Zoo Veterinarians, the American Association of Wildlife Veterinarians, the Association of Reptilian and Amphibian Veterinarians, the National Association of Zoo and Wildlife Veterinarians Joint Conference. American Association of Zoo Veterinarians, Orlando, Florida.

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