Massimo Barra

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Massimo Barra

Massimo Barra (Roma, 22 agosto 1947) è un medico italiano esperto nel trattamento delle dipendenze, Presidente emerito della Croce Rossa Italiana, già Presidente della Commissione Permanente del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e Vicepresidente della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Fondatore di Villa Maraini ETS.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entrato fin dall'età di otto anni in Croce Rossa, ne ha assunto molteplici funzioni fino ai massimi vertici in Italia, come presidente nazionale della CRI[1], e a livello internazionale, come presidente della Commissione Permanente di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.[2]

Barra è stato uno tra i primi medici in Italia a prendersi cura professionalmente dei tossicodipendenti.[3] Ha iniziato questa attività dal 1974 presso il Centro delle Malattie Sociali del Comune di Roma e due anni dopo ha costituito la Fondazione Villa Maraini[4], da lui diretta per più di 30 anni.

È stato primario della Clinica "Madonna del Tufo" dal 1986 al 2005. Nel 1993 e 1994 è stato assessore alle Politiche della Solidarietà della Provincia di Roma.

Per la Croce Rossa ha effettuato oltre 450 missioni in più di 120 paesi.[5]

Barra è stato per 8 anni presidente nazionale dei Pionieri della Croce Rossa e per 21 anni ispettore nazionale dei 70.000 Volontari del Soccorso attivi in 1.050 località su tutto il territorio nazionale.

Dopo un lungo periodo in cui la Croce Rossa Italiana è stata diretta da commissari straordinari, l'11 dicembre 2005 Massimo Barra è stato eletto presidente nazionale della Croce Rossa Italiana con 623 preferenze su 637 votanti, succedendo a Maurizio Scelli. Ha ricoperto questa carica fino al 30 ottobre 2008.

A Ginevra alla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Massimo Barra è stato presidente della Commissione Giovani dal 1974 al 1982, presidente della Commissione Sviluppo dal 1981 al 1990[6] e dal 2005 al 2008, vice presidente dal 28 aprile 2004 al 2005[7], inviato speciale per la Salute (2019-2021), e dal 2012 ricopre l'incarico di presidente della Partnership on Substance Abuse.[8]

Nel 2003 è stato alternate board member del Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria (GFATM).[9]

Dal 2007 al 2019 è stato componente della Commissione Permanente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ricoprendo il ruolo di vice presidente da novembre 2007 a novembre 2009 e presidente da novembre 2009 a novembre 2011.

Nel 2023 vince il Premio Gilead Community Awards 2023 "per l'eccezionale contributo alla propria comunità".[10]

È stato presidente di ERNA (il network europeo di Croce Rossa su HIV, epatiti e droga) dal 1998 al 2003 e poi di nuovo dal 2015. È l'ideatore del manifesto per una politica umanitaria sulle droghe Rome Consensus, presentato alle Nazioni Unite (UNODC) a Vienna nel 2020.

È autore di centinaia di articoli e pubblicazioni a stampa, aventi per tema la Croce Rossa e la politica umanitaria sulle droghe da lui promossa.[11][12][13][14] È stato il primo al mondo a promuovere l'uso del Naloxone da parte di personale non medico in caso di overdose, strategia che ha consentito di salvare la vita a oltre 3.000 persone tossicodipendenti nelle strade di Roma attraverso le attività quotidiane di riduzione del danno.[15][16]

Impegno umanitario[modifica | modifica wikitesto]

Ha partecipato a numerose azioni di soccorso in occasione delle principali emergenze in Italia e all'estero, tra cui l'alluvione di Firenze[17], i terremoti del Belice[18], del Friuli[19], dell'Irpinia[20] e di Umbria e Marche, la carestia del Sahel[21], tsunami in Sri Lanka[22]. Si è recato regolarmente in zone di guerra per favorire azioni di pace tra popoli, attraverso il coinvolgimento delle stesse Società Nazionali della Federazione Internazionale di Croce e Mezzaluna Rossa: Afghanistan e Siria[23], Iraq[24][25], Yemen, Libano, Sri Lanka, Nord Corea[26], Kenya e Tajikistan, favorendo il dialogo, la tutela dei diritti umani e operazioni per l'evacuazione di civili dai teatri di guerra.

Nel 1980 inoltre, fu tra i primi a capire la necessità di aprire un dialogo con la Cina comunista, recandosi di persona nel paese, iniziando a far uscire dall'isolamento la Croce Rossa locale[27]. Nel 1981 ha ricevuto presso il Senato francese a Parigi il premio internazionale "Albert Schweitzer"[28], assegnato a personaggi che si sono distinti nell'azione umanitaria e di pace.

Il suo impegno per la pace, talvolta, è avvenuto in modo diretto, come nel caso di Israele e Palestina[29] dove favorì il dialogo tra i presidenti delle rispettive società come anche nel corso di una missione ufficiale a Pyongyang, in cui fece incontrare le delegazioni di Croce Rossa delle due Coree per favorire il dialogo e la collaborazione tra le due società nazionali consorelle.

Ha compiuto missioni in tutti i continenti, contribuendo allo sviluppo di programmi di diplomazia umanitaria, di pace per il pieno accesso alle cure delle persone vulnerabili. Da sempre è impegnato per il riconoscimento della dignità e dei diritti umani, soprattutto per le persone con disturbi da dipendenze patologiche, per abbattere lo stigma e i pregiudizi e facilitare l'accesso universale a programmi terapeutici, influenzando leader e persone di qualsiasi ceto sociale, promuovendo un approccio umanitario in materia di droga. Si è sempre dichiarato contro la War on Drugs, diffusa dopo gli anni settanta quando la repressione a livello mondiale era considerata l'unica soluzione, provocando centinaia di migliaia di morti. Gli importanti risultati raggiunti attraverso le attività di riduzione del danno portate avanti dalla sua Fondazione nelle periferie di Roma[30], iniziata nei primi anni novanta hanno prodotto importanti evidenze scientifiche[16] che hanno influenzato positivamente le nuove strategie sanitarie e non violente di prevenzione e risposta alla pandemia da oppioidi, oggi riconosciute da organismi nazionali e internazionali come l'OMS e UNODC.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Oro al Merito della Croce Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito della Croce Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito dell'Ordine di Danilo I del Montenegro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
  • Medaglia d'Oro al Merito della Croce Rossa Spagnola (2002)
  • Medaglia della Croce Rossa Slovacca per "l'Umanità, la Solidarietà ed il Servizio Volontario" (2003), ricevuta dal Presidente della Repubblica Slovacca Rudolf Schuster
  • Medaglia d'Oro al Merito della Croce Rossa Sammarinese (2005)
  • È cittadino onorario della città di Bagni di Lucca (2005)
  • Medaglia di Vermeil della riconoscenza della Croce Rossa Monegasca (2008), ricevuta dal Principe Alberto II di Monaco
  • Medaglia dell'Ordine Katarine Zrinske per alti meriti in campo umanitario (2008), insignito dal Presidente della Repubblica Croata, Stjepan Mesić
  • Attestato di Civica benemerenza conferito dalla città di Cagli (2008)
  • Encomio solenne con medaglia d'argento “al Merito” dalla città di Minturno (1997)
  • Socio Onorario della Croce Rossa Croata (2007)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il sole 24 ore Alla guida della Croce Rossa Italiana. URL consultato il 29 dicembre 2005.
  2. ^ Biografie degli ex membri della Standing Commission, su standcom.ch.
  3. ^ Massimo Barra, "Tossicomanie giovanili, tecniche di recupero", Savelli Editore, 1980.
  4. ^ Sito web della Fondazione, su villamaraini.it.
  5. ^ Maria Grazia Colombo, Croce Rossa amore mio, Herald editore, 2020.
  6. ^ Commissione Croce Rossa Internazionale, su massimobarra.it, Agenzia Stampa ANSA, 10 dicembre 1981.
  7. ^ Agenzia ANSA Croce Rossa: Massimo Barra vice presidente Fed. Internazionale. URL consultato il 29 aprile 2004.
  8. ^ Red Cross Red Crescent Partnership on Substance Abuse website, su substancesabuse.org. URL consultato il 6 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2022).
  9. ^ Agenzia ANSA ONU: Massimo Barra (CRI) entra in Consiglio Fondo Lotta AIDS. URL consultato il 29 gennaio 2003.
  10. ^ https://villamaraini.it/massimo-barra-vince-il-premio-gilead-community-awards-2023/
  11. ^ Massimo Barra e Vittorio Lelli, Droghe e drogati, Editrice Ianua, 1990.
  12. ^ Massimo Barra, droga dalla A alla Z, McGraw-Hill, 1997.
  13. ^ Antonio Leone, In caso di droga, in collaborazione con Massimo Barra e Bruno Silvestrini, speciale, per iniziativa di Croce Rossa Italiana e Società Italiana Tossicodipendenze, 2006.
  14. ^ Massimo Barra, Pianeta Droga, Prefazione Francesco Rocca, Edizioni Segno, 2019.
  15. ^ (EN) Villa Maraini first in the world to send on the street non-medical personnel, saving over three thousand lives from overdose with Naloxone Massimo Barra’s pioneering intuition turns 40 years – European Red Cross/Red Crescent Network on HIV/AIDS and Tuberculosis, su erna.redcrossredcrescent.com. URL consultato il 4 ottobre 2022.
  16. ^ a b Reducing fatal opioid overdose. URL consultato il 2018.
  17. ^ Maria Grazia Colombo, IV, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 48.
  18. ^ Maria Grazia Colombo, VI, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 59.
  19. ^ Maria Grazia Colombo, X, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 93.
  20. ^ Maria Grazia Colombo, XIII, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 135.
  21. ^ XVI, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 166.
  22. ^ ADNkronos: Tsunami: Minsalute Sri Lanka ringrazia Croce Rossa Italiana. URL consultato il 22 novembre 2006.
  23. ^ Maria Grazia Colombo, XXIV, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021.
  24. ^ Maria Grazia Colombo, XXVII, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 293.
  25. ^ Agenzia Ansa: Iraq: Feder. Croce Rossa. URL consultato il 4 ottobre 2004.
  26. ^ France Presse: "WHO chief visits N.Korea" (PDF). URL consultato il 26 aprile 2010.
  27. ^ Maria Grazia Colombo, XIII, in Croce Rossa amore mio, Herald Editore, 2021, p. 146.
  28. ^ Agenzia ANSA Premio “Albert Schweitzer” a italiani. URL consultato il 18 novembre 1982.
  29. ^ Agenzia Ansa: Gaza; Barra, CICR non lascia Gaza continua attività umanitaria. URL consultato il 22 novembre 2006.
  30. ^ Corriere della Sera: Villa Maraini: anche l’ONU approva le cure antidroga. URL consultato il 16 aprile 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana Successore
Maurizio Scelli (Commissario straordinario) 11 dicembre 2005 - 30 ottobre 2008 Francesco Rocca (Commissario straordinario)
Controllo di autoritàVIAF (EN22344717
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie