Mario Vercellino

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Mario Vercellino
Il generale Mario Vercellino del Regio Esercito.
NascitaAsti, 10 febbraio 1879
MorteSanremo, 11 luglio 1961
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
GradoGenerale d'armata
GuerreGuerra italo-turca
Prima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Francia
Campagna di Grecia
Operazione Achse
Comandante diServizio informazioni militare
Armata del Po
9ª Armata
4ª Armata
DecorazioniCommendadore dei Santi Maurizio e Lazzaro
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia
"fonti nel corpo del testo"
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Mario Vercellino (Asti, 10 febbraio 1879Sanremo, 11 luglio 1961) è stato un generale italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Venne nominato sottotenente di artiglieria nel 1898. Trasferito allo Stato Maggiore dopo una formazione alla Scuola di Guerra, partecipò alla campagna di Libia ed alla prima guerra mondiale, come comandante del 1º Reggimento artiglieria da montagna. Dopo aver comandato dal 1929 al 1931 il Servizio Informazioni Militare, ebbe una fiorente carriera: alla guida dell'artiglieria del Corpo d'Armata di Alessandria (1932-1934), della Divisione Superga (1934), della Scuola di guerra e del Corpo d'armata di Torino (1935-1940). Durante la seconda guerra mondiale comandò la Armata del Po[1], durante la campagna di Francia (1940) e la 9ª Armata in Albania (1940-1941) durante la campagna di Grecia.

Successivamente fu aiutante di campo di Vittorio Emanuele III di Savoia (1941-1942) e dal 16 novembre 1942 all'8 settembre 1943 nuovamente della 4ª Armata di occupazione in Francia, con la quale supervisionò l'armistizio[2].

Terminato il servizio nel 1945 con il grado di generale d'armata, morì a Sanremo l'11 luglio 1961, nella sua abitazione, a causa di un collasso cardiaco[3].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Armata del Po è nel 1940 il fiore all'occhiello del Regio Esercito. Essa conta sul Corpo d'Armata Corazzato del generale Dell'Ora (Divisioni Ariete, Littorio, Trento e Trieste), sul Corpo d'Armata di Cavalleria del generale Giovanni Messe (Divisioni Celeri Eugenio di Savoia, Emanuele Filiberto Testa di Ferro, Amedeo d'Aosta) e sul Corpo d'Armata Autotrasportato del generale Francesco Zingales (Divisioni Pasubio, Piave, Torino) più dieci battaglioni di Camicie Nere. Vercellino è noto per aver predisposto in questi mesi anche il Piano T1, per la conquista del Ticino da parte delle truppe italiane.
  2. ^ La 4ª Armata, divenuta nel 1943 una grande unità di occupazione, contava in Provenza su nove Divisioni, di cui tre costiere, per un totale di circa 100.000 uomini. Il generale Vercellino aveva ricevuto sin dai primi giorni di settembre da Roma la "Memoria OP 44", un ordine che indicava di trasferire il maggior numero di truppe oltre il confine italiano e di opporsi al transito di tedeschi o a loro eventuali azioni di forza. Al seguito degli italiani si spostavano numerose famiglie di ebrei francesi. L'armistizio colse quindi le truppe italiane a cavallo del confine e non mancarono scontri con i tedeschi: è il caso di Grenoble, Chambery, Moncenisio, Col di Tenda, la Stazione di Nizza e Mentone. Il 12 settembre Vercellino soverchiato proclamò lo scioglimento dell'Armata. Molti reparti riuscirono comunque ad aprirsi la via di ritorno in direzione del versante piemontese delle Alpi, dove costituirono i primi nuclei armati partigiani.
  3. ^ È morto a Sanremo il generale Vercellino, La Stampa, 12 luglio 1961
  4. ^ Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia n.219 del 18 settembre 1940, pag.2.
  5. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.178 del 30 luglio 1941, pag. 37.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Comandanti della Scuola di Guerra Successore
Fabio Massimo Scala dal 1º luglio 1935 al 1º ottobre 1937 Curio Barbasetti di Prun
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