Mario Clarvy

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Mario Clarvy, pseudonimo di Maria Crilanovich[1] (... – Genova, 1926), è stata una scrittrice, poetessa e giornalista italiana, impropriamente nota anche come Marie Clinazovitz[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La copertina della seconda edizione di Forme e ombre.

Di origini polacche, diresse lungamente, dal 1902 al 1914, la rivista letteraria Il Ventesimo di Genova, che rappresentò un fulcro letterario e culturale per la città.[3] All'inizio del 1904 conobbe e scoperse un giovanissimo Giovanni Gaeta, a cui, come Alessandro Sacheri su Il Lavoro, diede l'incarico di scrivere articoli, poesie e commenti critici. Fu proprio dalla conoscenza con lei che Gaeta decise di usare il nome Mario nel proprio pseudonimo, E. A. Mario (da Ermete, Alessandro Sacheri, e Clarvy), col quale sarebbe poi divenuto celebre.[4][5]

Sotto la direzione di Clarvy la rivista diede spazio a molti dei principali autori dell'epoca, fra cui Alessandro Sacheri, Silvio Benco, Alessandro Varaldo, Giovanni Gaeta e altri.[6] Il 30 maggio 1906 pubblicò sulla rivista la novella Personaggi di Pirandello, unica occasione in cui il testo venne dato alle stampe, e riscoperto poi solo sessant'anni dopo, nel 1968, da Elio Providenti.[7][8]

Autrice anche per altre riviste, come Il teatro illustrato,[9] sempre sotto pseudonimo pubblicò nel 1904 con Streglio di Torino la raccolta di poesie Chimaera, una cinquantina di componimenti in italiano e in francese, quasi tutti a base sentimentale.[10] Nel 1907 pubblicò il libro Forme e Ombre, composto da sette brevi prose, fra novelle, bozzetti e scene dialogate, edito con una elegante copertina di Ugo Fleres e disegni originali di Basilio Cascella.[11] Del 1910 è invece il romanzo Lettere di un vagabondo.[12]

Morì a Genova nel 1926.[6] Nel suo testamento riservò alcuni lasciti per lo scrittore Silvio Benco. Anni dopo, la di lui figlia Aurelia Gruber Benco, scrivendo della vicenda, riportò il nome di Mario Clarvy come Maria Crilanovich, unico cognome effettivamente presente all'epoca in famiglie benestanti di Genova, come quella di Adolphe Crilanovich, funzionario diplomatico presso il consolato generale di Francia a Genova.[13][14][15][16][1][17]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Clarvy, Chimaera, Torino, Renzo Streglio e C., 1904.
  • Mario Clarvy, Forme e Ombre, prefazione di Roberto Bracco, Genova, Tip. Ventesimo, 1907.
  • Mario Clarvy, Lettere di un vagabondo, Genova, Tip. Generale Impresa d'Affissioni, 1910.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fondo famiglie Benco - Gruber, su Catalogo Musei, Comune di Trieste.
  2. ^ Gaeta, Giovanni Ermete, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Facoltà di lettere e filosofia, Siculorum gymnasium, vol. 3-4, Università di Catania, 1950, p. 103.
  4. ^ Giovanni Ermete Gaeta, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. ^ E. A. Mario La Leggenda del Piave (PDF), Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, 1984.
  6. ^ a b Paolo Alberti, Silvio Benco, su Liber Liber.
  7. ^ Antonio Illiano, Una novella da recuperare: Luigi Pirandello: Personaggi, in Italica, vol. 56, n. 2, University of Illinois Press, 1979.
  8. ^ Luigi Pirandello e Paolo Briganti, Dalle novelle al teatro, Bruno Mondadori, 2000, p. 21, ISBN 9788842430445.
  9. ^ Il teatro illustrato, Milano, Tip. F. Zerboni, 1909.
  10. ^ Stelloncini Letterari, in Rivista Popolare di Politica, Lettere e Scienze Sociali, n. 6, Napoli, Tip. Pansini, 30 marzo 1904, p. 24.
  11. ^ Stelloncini Letterari, in Rivista Popolare di Politica, Lettere e Scienze Sociali, n. 13, Napoli, Tip. Pansini, 15 luglio 1905, p. 24.
  12. ^ Mario Clarvy, Lettere di un vagabondo, Genova, Tip. Impresa d'Affissioni, 1910.
  13. ^ Aurelia Gruber Benco, Antologia di Umana. Rivista di politica e di cultura, 1951-1973, Edizioni Umana, 1986, pp. 3-7.
  14. ^ Digitalizzazione dei disegni per il cimitero di Staglieno (STAG), su Memorie Digitali Liguri.
  15. ^ Digitalizzazione dei disegni per il cimitero di Staglieno (STAG), su Memorie Digitali Liguri.
  16. ^ Journal Officiel de la République Française, n. 203, 26 luglio 1875, p. 33.
  17. ^ Fondo famiglie Benco - Gruber, su Catalogo dei beni culturali, Musei Civici del Comune di Trieste.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Teodoro Rovito, Mario Clarvy, in Dizionario bio-bibliografico dei letterati e giornalisti italiani contemporanei, Tip. Melfi & Joele, 1907, p. 69.
  • Giovanni Rabizzani, La sorella del poeta, in Pagine di critica letteraria, Pistoia, D. Pagnini, 1911, p. 75.

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