Marina Cavazzana

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Marina Cavazzana

Marina Cavazzana o Cavazzana-Calvo (Venezia, 1959) è una pediatra e biologa italiana naturalizzata francese, conosciuta per i suoi lavori innovativi nella terapia genica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marina Cavazzana nasce a Venezia, il padre lavora per le ferrovie dello Stato e la madre è insegnante. Nel 1978 decide d'iscriversi alla facoltà di medicina dell'Università di Padova. Nel 1985 il professor Luigi Zanesco, responsabile della pediatria, la incita a fare un tirocino presso Éliane Gluckman, medico reputato nei trapianti di organi presso l'ospedale Saint-Louis. Il tirocinio, inizialmente previsto per sei mesi, si prolunga fino a un anno e mezzo, con rientro in Italia per un breve periodo.[1] Laureata con specializzazione in pediatria presso l'Università di Padova, arricchisce la sua formazione con numerosi titoli accademici francesi, fra cui un master's degree in ematologia nel 1987, un postgraduate degree in immunobiotecnologie nel 1988 e un Dottorato di ricerca nel 1993 presso l'Università Paris VII - Denis-Diderot. Nel 2000 diventa professore presso questa stessa università.[2]

Nel 1987 inizia a lavorare presso l'ospedale Necker-Enfants malades con il professor Alain Fischer, esperto d'immunologia pediatrica. Le loro ricerche sono incentrate sui rigetti dei trapianti e lei si concentra in particolare sulle bioterapie, che daranno vita poi a un dipartimento a loro dedicato nel 2003, di cui lei diventerà direttrice. I primi successi della sua collaborazione con Fischer e Salima Hacein-Bey arrivano nel 1999 con la terapia genica applicata a quelli che in francese sono chiamti enfants-bulle, ossia bambini con gravi deficienze immunitarie che li obbligano a vivere in ambiente sterile (bulle).[3] La terapia è stata poi notevolmente migliorata utilizzando nuovi vettori retrovirali con successi crscenti.[4]

Marina Cavazzana e i suoi colleghi si dedicano alla ricerca miglioramento della terapia genica, estendendola ad altre malattie del sistema emapoietico. Nel 2014 il gruppo di lavoro ottiene i primi successi con un bambino affetto da Anemia drepanocitica[5] e l'anno successivo iniziano i primi trattamenti con un bambino affetto dalla sindrome di Wiskott-Aldrich.[6]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria

Accademiche[modifica | modifica wikitesto]

Laurea honoris causa della facoltà di medicina - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea honoris causa della facoltà di medicina
— Università di Zurigo, 27 aprile 2019[8]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Marina Cavazzana-Calvo e Dominique Debiais, Les biomédicaments: "Que sais-je ?", (2011), isbn: 9782130616702
  • Cavazzana-Calvo, M. e altri, Gene therapy of human severe combined immunodeficiency (SCID)-X1 disease, in "Science" (2000), CCLXXXVIII, pp. 669-672.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Marina Cavazzana-Calvo - Prix de Recherche, clinique et thérapeutique 2006, su histoire.inserm.fr. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  2. ^ (FR) Marina Cavazzana, su onescdvoice.com. URL consultato il 6 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Gene therapy of human severe combined immunodeficiency (SCID)-X1 disease, su pubmed.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 6 giugno 2022.
  4. ^ (EN) Transfusion independence and HMGA2 activation after gene therapy of human β-thalassaemia, su pubmed.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 6 giugno 2022.
  5. ^ (EN) Gene Therapy in a Patient with Sickle Cell Disease, su pubmed.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 6 giugno 2022.
  6. ^ (EN) Outcomes following gene therapy in patients with severe Wiskott-Aldrich syndrome, su pubmed.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 6 giugno 2022.
  7. ^ (EN) Presentation, su institutimagine.org. URL consultato il 6 giugno 2022.
  8. ^ (EN) University of Zurich Awards Six New Honorary Doctorates, su media.uzh.ch. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2019).
  9. ^ (FR) Prix Jean-Pierre Lecocq (PDF), su academie-sciences.fr. URL consultato il 6 giugno 2022.
  10. ^ (FR) Les lauréats des prix 2006, su histoire.inserm.fr. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2022).
  11. ^ (FR) Marina Cavazzana-Calvo, lauréate du Prix de la “Femme Scientifique de l'année”, su hopital.fr. URL consultato il 6 giugno 2022.
  12. ^ Stelle della fenice, su teatrolafenice.it. URL consultato il 6 giugno 2022.
  13. ^ (FR) Proclamation des lauréats 2016, su academie-medecine.fr. URL consultato il 6 giugno 2022.
  14. ^ (FR) Fondation Guillaumat-Piel, su frm.org. URL consultato il 6 giugno 2022.
  15. ^ (EN) Luigi Naldini, MD, PhD, and Marina Cavazzana, MD, PhD, to Present 2017 American Society of Hematology Ernest Beutler Lecture, su hematology.org. URL consultato il 6 giugno 2022.
  16. ^ (EN) National Academy of Medicine Elects 100 New Members, su nam.edu. URL consultato il 6 giugno 2022.

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