Marija Aleksandrovna Puškina

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Ritratto di Marija Puškina, di Ivan Kuzmič Makarov, 1849.

Marija Aleksandrovna Puškina, (in russo Мария Александровна Пушкинa?), nome da sposata Marija Aleksandrovna Hartung (in russo Мария Александровна Гартунг?) (San Pietroburgo, 31 maggio 1832Mosca, 7 marzo 1919), è stata una nobildonna russa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia maggiore di Aleksandr Sergeevič Puškin, e di sua moglie, Natal'ja Nikolaevna Gončarova. Venne educata a casa. A nove anni era in grado di parlare, scrivere e leggere in tedesco e francese.

Nel 1852 divenne damigella d'onore della imperatrice Marija Aleksandrovna, moglie di Alessandro II.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di aprile 1860, all'età di 27 anni, sposò Leonid Hartung (1834-1877), figlio di Nikolaj Hartung. Non ebbero figli. Marija prese parte attiva in tutto ciò che era associato con il padre e alla sua memoria. Nel 1880 era presente, con i suoi fratelli e sorelle, all'inaugurazione del monumento a Puškin a Mosca.

Nel 1868 a Tula, nella casa del generale Tulubeva, Marija incontrò Lev Tolstoj, che ne avrebbe preso spunto per le sembianze del personaggio di Anna Karenina[1].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Marija morì a Mosca il 7 marzo 1919. Fu sepolta nel nuovo cimitero Donskoj.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Serena Vitale, Il bottone di Puškin, Adelphi, Milano, 1995, p. 477.

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