Margherita Caffi
Margherita Caffi detta Vicentina o Vicenzina (Cremona, 1647 – Milano, 20 settembre 1710) è stata una pittrice italiana celebre per le sue nature morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia del pittore di origine francese Vincenzo Volò da cui probabilmente deriva il soprannome di Vicentina o Vicenzina[1], nata a Cremona nel 1647, Margherita Caffi è nota soprattutto per le sue composizioni di frutta e fiori. Risulta ammessa all'Accademia di San Luca a Milano, insieme alla sorella Francesca detta la Vicenzina e ad una non meglio identificata Lucrezia Ferraria, a partire dal 2 febbraio 1697, secondo un documento ritrovato negli anni 2000 da Alberto Cottino.
Tra i suoi committenti si segnalano gli arciduchi del Tirolo (molti suoi dipinti sono infatti ancora oggi in Austria), i re di Spagna e i granduchi di Toscana; in particolare la sua arte fu molto apprezzata da Vittoria Della Rovere. Gli ultimi anni della sua esistenza furono trascorsi a Milano, dove diede vita ad una fiorente scuola locale di pittori di nature morte.
Sicuramente ispirata ad analoghi dipinti nordici, la Caffi mostra, nell'estrema libertà della stesura pittorica, della pennellata libera e briosa, influssi sulla pittura veneta di Elisabetta Marchioni e sulle nature morte del cosiddetto Pseudo Guardi.
Caduta nell'oblio, molte delle sue opere non sono documentate.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Patricia Rocco, The Devout Hand: Women, Virtue, and Visual Culture in Early Modern Italy, McGill-Queen's Press - MQUP, 2017, p. 205, ISBN 9780773552197.
- Gianluca Bocchi, Ricerche genealogiche e indagini storico-artistiche intorno a una famiglia di pittori milanesi del XVII Secolo: i Vicenzini, in Arte Lombarda, 175 (3), 2015, pp. 47–69. URL consultato il 30 luglio 2021.
- Alberto Cottino, I fiori di Francesca, 2007. (catalogo della mostra a Legnano, galleria Romigioli 2007)
- Alberto Macchi, Carlo Dolci e il Cristo Ecce Homo, Roma, Colosseo Editore, 2006. (Note)
- Alberto Cottino, La donna nella pittura italiana del Seicento e Settecento. Il genio e la grazia, U. Allemandi, 2003, pp. 19, 77, 190, ISBN 9788842211754.
- (EN) Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art, V, New York, Grove, 1996, p. 378, ISBN 1-884446-00-0.
- Alessandro Morandotti (a cura di), Pittura italiana antica. Artisti e opere del Seicento e del Settecento, Fenice 2000, 1995, p. 128.
- A. Barigozzi Brini e G. Fiori, Margherita Caffi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973. URL consultato il 9 febbraio 2016.
- Luigi Crespi, Vite de' pittori Bolognesi non descritte nella Felsina pittrice, Roma, Stamperia di Marco Pagliarini, 1769, p. 134, SBN IT\ICCU\RMRE\001937.
- Giampietro Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina di Bologna Aggregata all'Instituto delle Scienze e dell'Arti, vol. 2, Bologna, Lelio dalla Volpe, 1739, p. 100.
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