Marco Antonio Visconti Venosta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stemma dei Visconti Venosta

Marco Antonio Visconti Venosta (Grosio, 15681627) è stato un nobile, militare e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Francesco Visconti Venosta e di sua moglie, di Lucia Angela Venosta, Marco Antonio era soprannominato il Grosso per la sua corporatura corpulenta e proveniva da una delle più antiche e nobili famiglie della Valtellina. Ancora giovanissimo sposò la baronessa engadinese Salomè de Mont e, come il padre, gestì le notevoli proprietà che la casata possedeva a Bormio e la gestione dello sfruttamento delle miniere di ferro della Valle di Fraele, della Val Venosta e della Val Monastero che spettavano alla sua famiglia.

Ebbe una notevole importanza nel 1620 quando fu uno tra i capi principali del "sacro macello" di Valtellina, l'insurrezione popolare guidata dai nobili cattolici locali contro le minoranze protestanti della valle. Venne prescelto quale membro del consiglio di reggenza della Valtellina e per questo motivo fu tra gli aristocratici locali che subì le principali ritorsioni da parte dell'esercito svizzero delle Tre Leghe venuto in soccorso dei protestanti: oltre alla devastazione di molte delle sue terre, le truppe elvetiche occuparono il castello di Grosio che era di proprietà della sua famiglia da generazioni e che sarà ricostruito solo alla fine del Seicento da un suo discendente omonimo.

Morì nel 1627.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Antonio Visconti Venosta Visconte Visconti Venosta  
 
Beltramina de Liurio  
Visconte Visconti Venosta  
 
 
 
Francesco Visconti Venosta  
 
 
 
Caterina de' Federici  
 
 
 
Marco Antonio Visconti Venosta  
 
 
 
 
 
 
 
Lucia Venosta  
 
 
 
 
 
 
 
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cesare Cantù, Il Sacro Macello di Valtellina, Firenze, Mariani, 1853.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]