Malo bella
Malo bella | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Cubozoa |
Ordine | Carybdeida |
Famiglia | Carukiidae |
Genere | Malo |
Specie | M. bella |
Nomenclatura binomiale | |
Malo bella Gershwin, 2014 | |
Sinonimi | |
Irukandji di Dampier |
Malo bella Gershwin, 2014 è una cubomedusa della famiglia Carukiidae. È la specie più piccola del genere Malo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una cubomedusa che raggiunge dimensioni molto piccole anche allo stadio adulto: l'olotipo misura 20 mm di altezza della campana e gli altri esemplari raccolti avevano misure simili[1]. La campana è quasi trasparente ed i canali del velarium hanno tre diramazioni per ottante. I nematocisti sull'ombrella sono disposti irregolarmente e di colore rossastro. Le corna della nicchia del ropalio sono corte e dritte, mentre lo statolite (un organo del ropalio atto a orientare la medusa nello spazio) ha forma perfettamente emisferica.
I pedalia, i muscoli alla base dell'ombrella, sono lisci e senza nematocisti. Di contro, i corti tentacoli che dipartono da ogni pedalium sono provvisti di fasce orizzontali.
Nella cavità gastro-vascolare della M. bella sono assenti le facelle, anche se lo stomaco ha numerose pieghe parallele che indicano una notevole capacità di espansione. Si teorizza[1] che le pieghe della cavità gastrovascolare possano anche fornire una superficie maggiore agli enzimi, facilitando così la digestione e sopperendo alla mancanza di facelle. Il mesentere è evidente e molto sviluppato, congiungendosi al gastroderma fino all'altezza dei ropali.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La M. bella nelle acque poco profonde attorno alle isole al largo di Exmouth, in Australia Occidentale[1]. Le acque nelle quali evolve hanno una temperatura di circa 20 °C.
Pericolosità
[modifica | modifica wikitesto]Anche se la pericolosità della puntura della M. bella non è nota, dato che non vi sono casi registrati, si suppone che sia potenzialmente dannosa. La sua vicinanza genetica con la M. kingi (letale) e con la M. maxima (capace di causare una seria sindrome di Irukandji)[2] suggerisce che la specie sia da considerare pericolosa.
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Questa medusa Malo è stata chiamata "bella" in riferimento alla sua bellezza derivante dalle sue dimensioni minute e alla pittoresca regione dell'isola di Montebello in Australia Occidentale, nei pressi della quale l'olotipo è stato pescato[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Gershwin 2014, p.16.
- ^ (EN) Gershwin L., Two new species of jellyfishes (Cnidaria: Cubozoa: Carybdeida) from tropical Western Australia, presumed to cause Irukandji Syndrome (abstract), in Zootaxa, vol. 1084, 2005, pp. 1–30. URL consultato il 25 aprile 2015.
- ^ Gershwin 2014, p.17.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Gershwin L., Two new species of box jellies (Cnidaria: Cubozoa: Carybdeida) from the central coast of Western Australia, both presumed to cause Irukandji syndrome (PDF), in Records of the Western Australian Museum, vol. 21, n. 1, 2014, pp. 10-19. URL consultato il 22 aprile 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su M. bella
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Collins, Allen G. (2015), Malo bella Gershwin, 2014, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 22 aprile 2015.