MOL (azienda)

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MOL Group
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StatoBandiera dell'Ungheria Ungheria
Forma societariaSocietà per azioni
ISINHU0000068952
Fondazione1991
Sede principaleBudapest
ControllateINA
Slovnaft
IES Italiana Energia e Servizi
Persone chiaveZsolt Hernádi, chairman e CEO
SettorePetrolifero
Prodottipetrolio, gas
Fatturato11 miliardi di euro (2016)
Utile netto780 milioni di euro (2016)
Dipendenti24 986 (2016)
Sito webmolgroup.info/en

La MOL - Magyar Olaj- és Gázipari Nyrt. (Compagnia ungherese del petrolio e del gas s.r.l.) è un'azienda ungherese operante nel settore petrolifero e del gas naturale fondata nel 1991. Sostituì[1] la Országos Kőolaj- és Gázipari Tröszt (OKGT), azienda statale per olio e gas, fondata nel 1957[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una stazione di servizio a Gárdony, in Ungheria

Il 1º ottobre 1991, MOL è stata costituita come successore legale della Országos Kőolaj- és Gázipari Tröszt (OKGT, in italiano Fondo nazionale per il petrolio greggio e il gas), istituita nel 1957, fondendo nove suoi ex membri. La OKGT, azienda energetica statale nell'Ungheria comunista, aveva fino a quella data il monopolio per la ricerca di giacimenti nel paese.[1][3]

Nel 1995, l'effettiva integrazione delle società è stata completata e le entità precedentemente separate hanno iniziato a operare all'interno di un'unica organizzazione comune. MOL decise una strategia di privatizzazione, al fine di rispondere alle sfide del mercato internazionale, politiche e legali, che l'azienda stava affrontando dopo le turbolenze della fine dell'Unione Sovietica. Divenne così un pioniere nel consolidamento regionale dell'industria petrolifera e del gas.[4]

Nel 1995, l'azienda si espanse per la prima volta oltre i confini nazionali, aprendo stazioni di servizio in Transilvania, in Romania. Negli anni successivi MOL ha acquisito il 36% di Slovnaft, la compagnia petrolifera nazionale slovacca (completamente acquisita nel 2004).[5] La società divenne quindi così la prima compagnia petrolifera dell'Europa centrale a stabilire una partnership transfrontaliera.

A seguito della fase di privatizzazione della compaglia petrolifera nazionale croata INA, nel 2002 MOL vinse la gara con un'offerta di $ 505 milioni contro l'offerta di OMV di 420 milioni di dollari.

Tra il 2003 e il 2005, MOL acquisisce acquisito tutte le stazioni di servizio Shell in Romania. Nel 2004, MOL è entrata nel mercato austriaco acquistando un impianto di stoccaggio del carburante a Korneuburg e un anno dopo ha acquisito la catena di stazioni di servizio Roth.[6] Nell'agosto 2007 MOL ha acquisito Italiana Energia e Servizi S.p.A. (IES), proprietaria della raffineria di Mantova e di una catena di 165 punti vendita in Italia.[7]

Nel 2016 il gruppo ungherese ha lanciato il piano industriale MOL 2030[8], che prevede una serie di investimenti a lungo termine, tra cui la costruzione di un polo integrato per la produzione di polioli polieteri[9].

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia il gruppo possiede la IES, Italiana Energia e Servizi S.p.A., società specializzata nel trading, stoccaggio e distribuzione di prodotti petroliferi, con sede a Mantova. La IES, fondata nel 1946, ha operato fino al 2013 nella raffinazione del petrolio. Dal 2015 il sito di Mantova è stato riconvertito a polo logistico[10].

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

In passato, MOL ha avuto varie vicissitudini legali: nel 2011 il chairman Zsolt Hernadi è stato accusato pubblicamente per aver pagato una tangente di circa 10 milioni di euro nell'acquisizione della società croata INA[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Privatization of the Power and Natural Gas Industries in Hungary and Kazakhstan, World Bank Publications, 1º gennaio 1999, ISBN 978-0-8213-4483-5. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) International Energy Agency, Energy Policies of IEA Countries: 1999 Review. Hungary, OECD, 1999, ISBN 978-92-64-17096-4. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  3. ^ (EN) Ben Slay, De-monopolization And Competition Policy In Post-communist Economies, Routledge, 7 marzo 2019, ISBN 978-0-429-72351-3. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  4. ^ History of MOL Rt, su FundingUniverse.com. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) MOL’s milestone, in The Economist, 6 aprile 2000. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  6. ^ (EN) Our History - About MOL Group, su MOLGroup. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  7. ^ Massimo Minella, Contini cede la Ies agli ungheresi addio al gruppo nato con Mantovani - la Repubblica.it, su la Repubblica.it, 2 agosto 2007. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  8. ^ (EN) Strategy 2030+, su MOLGroup. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  9. ^ Polimerica.it, MOL va avanti con il progetto Polyol, su Polimerica.it. URL consultato il 3 aprile 2019.
  10. ^ (HU) Greenroom, Pecsenya Anett, MOLGroup Italy, su molgroupitaly.it. URL consultato il 3 aprile 2019.
  11. ^ Adria Adventor, Relazione Settembre 2011 (PDF), su oice.it, 30 settembre 2011.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN126558178 · ISNI (EN0000 0004 0610 0694 · LCCN (ENno2002084596 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002084596