Luisa Federica di Württemberg

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Luisa Federica del Württemberg)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luisa Federica di Württemberg
Duchessa consorte di Meclemburgo-Schwerin
In carica30 maggio 1756 –
24 aprile 1785
PredecessoreGustava Carolina di Meclemburgo-Strelitz
SuccessoreLuisa di Sassonia-Gotha-Altenburg
NascitaStoccarda, 3 febbraio 1722
MorteAmburgo, 2 agosto 1791 (69 anni)
Luogo di sepolturaChiesa del palazzo di Ludwigslust
PadreFederico Luigi di Württemberg
MadreEnrichetta Maria di Brandeburgo-Schwedt
ConsorteFederico II di Meclemburgo-Schwerin
ReligioneLuteranesimo

Luisa Federica di Württemberg (Stoccarda, 3 febbraio 1722Amburgo, 2 agosto 1791) fu per nascita duchessa del Württemberg e, a seguito di matrimonio, duchessa consorte di Meclemburgo-Schwerin.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu l'unica figlia sopravvissuta del principe ereditario Federico Luigi di Württemberg e di sua moglie, la margravia Enrichetta Maria di Brandeburgo-Schwedt.

La morte improvvisa del padre, deceduto nel 1731, determinò l'estinzione della linea principale della casata del Württemberg, cosicché il ducato passò nelle mani di Carlo Alessandro della linea dei Wurttemberg-Winnental, che si era convertito al Cattolicesimo.

Il 2 marzo 1746 sposò il principe ereditario, in seguito duca, Federico II di Meclemburgo-Schwerin. Il matrimonio venne celebrato, a causa della morte prematura del padre della sposa, nel castello di Schwedt, residenza di suo zio materno, il margravio Federico Guglielmo di Brandeburgo-Schwedt. Dalle nozze non nacque però alcun figlio, cosicché alla morte del marito, il ducato venne ereditato da suo fratello Federico Francesco I. La duchessa nel corso degli anni successivi al 1760 si spostava, durante la stagione estiva, nel castello di Anfang, che aveva in questo periodo acquistato ad Amburgo. Dalla fine del 1786 essa stabilì la propria residenza vedovile nel Rostocker Palais. Si spense ad Amburgo, il 2 agosto 1791, e venne sepolta, accanto al marito, nella chiesa del palazzo di Ludwigslust.

Il suo ritratto "mit Mohrenknaben" (1772), del pittore di corte Georg David Matthieu, fa parte della collezione dello Staatliches Museum Schwerin.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Guglielmo Ludovico di Württemberg 16. Eberardo III di Württemberg  
 
17. Anna Caterina Dorotea di Salm-Kyrburg  
4. Eberardo Ludovico di Württemberg  
9. Maddalena Sibilla d'Assia-Darmstadt 18. Luigi VI d'Assia-Darmstadt  
 
19. Maria Elisabetta di Holstein-Gottorp  
2. Federico Luigi di Württemberg  
10. Federico VII di Baden-Durlach 20. Federico VI di Baden-Durlach  
 
21. Cristina Maddalena del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg  
5. Giovanna Elisabetta di Baden-Durlach  
11. Augusta Maria di Holstein-Gottorp 22. Federico III di Holstein-Gottorp  
 
23. Maria Elisabetta di Sassonia  
1. Luisa Federica di Württemberg  
12. Federico Guglielmo I di Brandeburgo 24. Giorgio Guglielmo di Brandeburgo  
 
25. Elisabetta Carlotta del Palatinato-Simmern  
6. Filippo Guglielmo di Brandeburgo-Schwedt  
13. Sofia Dorotea di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg 26. Filippo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg  
 
27. Sofia Edvige di Sassonia-Lauenburg  
3. Enrichetta Maria di Brandeburgo-Schwedt  
14. Giovanni Giorgio II di Anhalt-Dessau 28. Giovanni Casimiro di Anhalt-Dessau  
 
29. Agnese d'Assia-Kassel  
7. Giovanna Carlotta di Anhalt-Dessau  
15. Enrichetta Caterina d'Orange 30. Federico Enrico d'Orange  
 
31. Amalia di Solms-Braunfels  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ludwig Fromm, Friedrich, Herzog von Mecklenburg-Schwerin, in: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), vol. 7, Duncker & Humblot, Lipsia, 1877, p. 558.
  • Karin Annette Möller, Von Meißen über Berlin nach Fürstenberg. Zur Entstehung der Schweriner Fürstenberg-Sammlung. Porzellan aus Fürstenberg, Katalog, Schwerin 2002, p. 20 e segg. ISBN 3-86106-073-6

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN57796745 · ISNI (EN0000 0000 5178 1303 · CERL cnp01116884 · LCCN (ENno2008124943 · GND (DE133234266 · BNF (FRcb15606487b (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2008124943