Luca Bertini

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Luca Bertini, C.R.S.A.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nominato vescovo30 marzo 1373
Deceduto4 ottobre 1384 a Siena
 

Luca Bertini (... – Siena, 4 ottobre 1384) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Ser Ghino Bertini, era eugubino di patria[1] come riportato da Giovanni Antonio Pecci che nel suo libro “Storia del Vescovado della città di Siena” fa riferimento al Libro dei Consigli della Città di Gubbio dove, parlando del fratello Francesco, chiaramente si legge: “Franciscus quondam Ser Ghini Medicus de Egubio, Luca Senensis Episcopi Frater” (traduzione in italiano: Francesco figlio del fu Ser Ghino medico di Gubbio, fratello di Luca vescovo di Siena).[2] Molti altri scrittori lo asseriscono senese di patria, probabilmente per il suo lungo periodo di residenza nella città di Siena dove fu Priore della Canonica di San Martino e per il fatto che era imparentato con molte famiglie senesi (forse perché di madre senese).[3]

Nel 1371 dopo la morte del vescovo Iacopo Malavolti, visto che in città correva voce che il papa volesse nominare un vescovo straniero, [1] la Repubblica di Siena raccomandò Luca Bertini, che al tempo era Canonico Regolare di Sant’Agostino presso la chiesa di San Martino, e lo inviò in Francia in qualità di ambasciatore perché supplicasse papa Gregorio XI[4] di voler dare l’incarico ad un prelato senese.[5] Arrivò però ad Avignone quando il papa aveva già eletto fra Guglielmo Vasco già vescovo di Comacchio dell’ordine frati minori francescani.[1][5] Non potendo tornare su una decisione già presa, il pontefice nominò il Bertini nuovo vescovo di Narni, sede che allora risultava vacante.[5][6][7]

Nel 1377 Gregorio XI, che nel gennaio dello stesso anno aveva riportato la sede papale a Roma ponendo fine alla Cattività avignonese, decise di trasferire il vescovo Vasco nella diocesi di Larino (l’attuale città ungherese di Győr) ed inviò Luca Bertini come suo successore promuovendolo vescovo di Siena.[1]

L’8 giugno 1377 prese possesso della nuova diocesi per mezzo di suo fratello Francesco che venne nominato all’uopo suo procuratore.[3][5][6] Fece il suo ingresso solenne in città solamente l’anno successivo, il 21 settembre 1378.[1][7] Resse la diocesi per sette anni. Dopo la morte di Gregorio XI, durante lo scisma, mantenne fedele Siena a papa Urbano VI legittimamente eletto.[4] Indisse un Sinodo diocesano, di cui abbiamo notizia in una lettera di santa Caterina da Siena,[8] per moderare nella sua chiesa il lusso, le pompe eccessive e la vanità degli ecclesiastici correggendone i costumi. Per tutto questo viene lodato da Ferdinando Ughelli come uomo pio, dotto e zelante pastore della sua chiesa.[1][3][5][9]

Morì il 4 ottobre 1384[1][3] e fu sepolto nella Cattedrale di Siena.[1][3][5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h LE CHIESE D’ITALIA dalla loro origine sino ai nostri giorni. Volume Decimosettimo: Chiese Toscane Suffraganee della Metropolitana di Firenze. Autore: Giuseppe Cappelletti, prete veneziano. Edito in Venezia da Giuseppe Antonelli, 1862. Pag. 490 - 491..
  2. ^ Libro de’ Consigli del 1407. Gubbio. Pag. 52.
  3. ^ a b c d e STORIA DEL VESCOVADO DELLA CITTA’ DI SIENA, unita alla serie cronologica de’ suoi vescovi ed arcivescovi, estratta da scrittori, e antichi documenti, in parte non più prodotti alla luce, pubblicata sotto gli aspicj dell’Eminentissimo, e Reverendissimo Principe il Signor Cardinale Silvio Valenti Gonzaga Camerlengo di Santa Chiesa e Segretario di Stato della Santità di Benedetto XIV felicemente regnante. Autore: Giovanni Antonio Pecci. Stampato a Lucca nel 1748 da Salvatore e Gian-Domenico Marescandoli. Pag. 288 - 290..
  4. ^ a b Papi, su vatican.va. URL consultato il 18 aprile 2021.
  5. ^ a b c d e f LE POMPE SANESI o’ vero RELAZIONE DELLI HVOMINI E DONNE ILLUSTRI DI SIENA E SUO STATO. Autore: Isidoro Ugurgieri Azzolini. Stampato in Pistoia dalla Stamperia di Pier’Antonio Fortunati. 1649. Pag. 130 e pag. 191..
  6. ^ a b c BIBLIOTECA UNIVERSALE SACRO-PROFANA ANTICO-MODERNA. Autore: Padre Vincenzo Coronelli. Pubblicato da Antonio Tivani. Venezia. 1524. Tomo 5 BA-BH, pag. 1294..
  7. ^ a b DIZIONARIO DI ERUDIZIONE ECCLESIASTICA DA S. PIETRO SINO AI GIORNI NOSTRI Specialmente intorno ai principali santi, beati, martiri, padri, ai sommi pontefici, cardinali e più celebri scrittori ecclesiastici, ai vari gradi della gerarchia della Chiesa cattolica, alle città patriarcali, arcivescovili e vescovili, agli scismi, alle eresie, ai concili, alle feste più solenni, ai riti, alle cerimonie sacre, alle cappelle papali, cardinalizie e prelatizie, agli ordini religiosi, militari, equestri ed ospitalieri, nonché alla corte e curia romana ed alla famiglia pontificia. Autore: Cav. Gaetano Moroni Romano secondo aiutante di camera di Sua Santità Pio IX. Edito dalla Tipografia Emiliana. Venezia 1847. Vol XLVIII, pag. 233..
  8. ^ Epistole della serafica vergine Caterina da Siena. Autore: Caterina da Siena. A cura di Federico Burlamacchi. Milano, Tipografia e Libreria Pirotta & C, 1842. Tomo I. Lettera XVII..
  9. ^ L’Educatore. Autore: Gherardo Agosti. Roma. 1847. Pag. 324.
Predecessore Vescovo di Narni Successore
Guglielmo, O.F.M. 30 marzo 1373 - 2 ottobre 1377 Giacomo Tolomei
Predecessore Vescovo di Siena Successore
Guglielmo Vasco, O.F.M. 2 ottobre 1377 - 4 ottobre 1384 Carlo Minutolo