Lothar Zagrosek

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Lothar Zagrosek dirige l'Orfeo ed Euridice alla Konzerthaus di Berlino

Lothar Zagrosek (Otting, 13 novembre 1942) è un direttore d'orchestra tedesco. Da giovane ha cantato nel coro della Cattedrale di Ratisbona, in spettacoli come il Primo ragazzo ne Il flauto magico al Festival di Salisburgo del 1954. Dal 1962 al 1967, Zagrosek ha studiato direzione d'orchestra con Hans Swarowsky, István Kertész, Bruno Maderna e Herbert von Karajan.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Zagrosek è stato direttore principale dell'Orchestra sinfonica della radio di Vienna dal 1982 al 1986. È stato direttore ospite principale della BBC Symphony Orchestra dal 1985 al 1988. Tra il 1990 e il 1992 ha diretto regolarmente all'Opera di Lipsia. Nel 1995 diventò direttore ospite principale della Junge Deutsche Philharmonie. Dal 1997 al 2006 è stato direttore principale del teatro dell'opera di Württemberg a Stoccarda. Dal 2006 al 2011 è stato direttore principale della Konzerthausorchester di Berlino, l'ex Berliner Sinfonie-Orchester.[1][2]

Registrazioni scelte[modifica | modifica wikitesto]

Tra le registrazioni commerciali di Zagrosek ci sono diverse pubblicazioni nella serie Entartete Musik della Decca, tra cui i seguenti lavori:

Zagrosek ha diretto[4] e registrato il ciclo lirico di Wagner de L'anello del Nibelungo con la Staatsoper di Stoccarda sull'etichetta Naxos (NXS 8660170). Inoltre Zagrosek ha registrato musica contemporanea, tra cui opere di Michael Torke.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dirigentendämmerung - Konzerthaus: Lothar Zagrosek geht 2011, in Der Tagesspiegel, 29 aprile 2009. URL consultato il 20 agosto 2010.
  2. ^ Ulrich Amling, Der freundliche Herr Zagrosek, in Der Tagesspiegel, 10 giugno 2011. URL consultato il 3 settembre 2011.
  3. ^ John Rockwell, Recordings View: Jazz Was Sin, Jewishness Worse, in New York Times, 25 aprile 2003. URL consultato il 15 marzo 2009.
  4. ^ Matthew Gurewitsch, Constructing a Stellar 'Ring' of Diverse Parts, in New York Times, 19 marzo 2000. URL consultato il 15 marzo 2009.
  5. ^ Everett, William A., "Recording Reviews" (Music of Michael Torke) (Summer 1998). American Music, 16 (2): pp. 243-246.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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