Los placeres ocultos

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Los placeres ocultos
Lingua originalespagnolo
Paese di produzioneSpagna
Anno1977
Durata95 min
Generedrammatico
RegiaEloy de la Iglesia
SceneggiaturaRafael Sánchez Campoy e Eloy de la Iglesia
ProduttoreÓscar Guarido
Casa di produzioneAlborada P.C.
FotografiaCarlos Suárez
MontaggioJosé Luis Matesanz
MusicheCarmelo A. Bernaola
CostumiAntonio Muñoz
TruccoAngel Luis de Diego, Manuel Martín e Consuelo Zahonero
Interpreti e personaggi

Los placeres ocultos (lett. "I piaceri nascosti") è un film spagnolo del 1977 diretto da Eloy de la Iglesia.

Distribuito nei cinema il 26 maggio 1977,[1] si tratta di uno dei primi film ad affrontare il tema dell'omosessualità all'inizio della transizione alla democrazia spagnola.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Girato a Madrid, Los placeres ocultos è il decimo film girato da Eloy de la Iglesia. Il film ha avuto diversi problemi con la censura cinematografica, con la pellicolo che è stata "sequestrata" per diversi mesi[3] prima che la sua distribuzione nei cinema spagnoli fosse autorizzata.[4] Nel 1984 è stato distribuito anche nei cinema degli Stati Uniti[5] e successivamente è stato proiettato in diversi festival cinematografici a tema LGTB.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Los placeres ocultos (1977), su imdb.com. URL consultato il 16 giugno 2017.
  2. ^ (ES) Fernando Trueba, Crítica | El cine de Eloy de la Iglesia, in Diario El País, 1º giugno 1979. URL consultato il 16 giugno 2017.
  3. ^ Galán, Diego, 1946-, "Los placeres ocultos", prohibida por la censura, 22 gennaio 1977. URL consultato il 17 giugno 2017.
  4. ^ (ES) Ángel S. Hardinguey, Entrevista | "Hay que conseguir la disolución de los organismos censores", in Diario El País, 17 febbraio 1977. URL consultato il 16 giugno 2017.
  5. ^ Los placeres ocultos (1977), su imdb.com. URL consultato il 17 giugno 2017.
  6. ^ (ES) 'Los placeres ocultos' (1977), dentro del ciclo Simón Andreu, su Ultima Hora. URL consultato il 17 giugno 2017 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]