Lorenzo Pastrovicchio

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Lorenzo Pastrovicchio (Trieste, 15 febbraio 1971) è un fumettista italiano.[1][2][3][4][5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fratello maggiore del disegnatore Alessandro Pastrovicchio, si appassiona da bambino ai fumetti ma, dopo essersi diplomato all'istituto d'arte, seguendo i consigli dei genitori si iscrive alla facoltà di ingegneria a Trieste; abbandona però presto gli studi e, nel 1993, si trasferisce a Milano, dove frequenta l'Accademia Disney e, completata la formazione, realizza per la Disney Italia illustrazioni per il merchandising e licensing oltre alle prime storie a fumetti pubblicate su periodici della Disney. Nel 1997 pubblica una prima storia anche sul settimanale Topolino e sul mensile PK e successivamente su X-Mickey, Wizards of Mickey, DoubleDuck, Darkenblot, Le avventure del Capitano Nemo e Spookyzone.[1][4][5][2][3]

Collabora alla campagna promozionale della Fiat realizzando un fumetto pubblicitario per il lancio della Multipla e grafiche per la rivista Max.[5]

Nel 2008 partecipa alla realizzazione del n. 50 di Jonathan Steele della Star Comics.[1][3] Dal 2004 al 2010 sviluppa gli studi 3D dei personaggi Disney prodotti da De Agostini.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 Pastrovicchio ha ricevuto il premio Topolino d’Oro, attribuitogli dalla Walt Disney per la miglior copertina del 2003.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Guida Fumetto Italiano, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 25 giugno 2019.
  2. ^ a b c Tutti gli articoli su Lorenzo Pastrovicchio da Lo Spazio Bianco, su Lo Spazio Bianco. URL consultato il 25 giugno 2019.
  3. ^ a b c Lorenzo Pastrovicchio, Omaggi - Zio Paperone visto da Lorenzo Pastrovicchio, su Lo Spazio Bianco, 23 dicembre 2017. URL consultato il 25 giugno 2019.
  4. ^ a b Sunday Page: Lorenzo Pastrovicchio su "Silver Surfer: Parabola" di Moebius e Stan Lee, su Fumettologica, 10 marzo 2019. URL consultato il 25 giugno 2019.
  5. ^ a b c (EN) Topolino, su topolino.it. URL consultato il 25 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN302723164 · ISNI (EN0000 0000 7750 913X · SBN UBOV427301 · LCCN (ENno2010051793 · BNF (FRcb165072541 (data)