Livemmo

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Livemmo
sede comunale di Pertica Alta
Livemmo – Veduta
Livemmo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Pertica Alta
Territorio
Coordinate45°44′36″N 10°20′43″E / 45.743333°N 10.345278°E45.743333; 10.345278 (Livemmo)
Altitudine900 m s.l.m.
Abitanti170[1] (2001)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiLivemmesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Livemmo
Livemmo

Livemmo è la sede e il principale abitato del comune italiano di Pertica Alta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Livemmo è un piccolo centro abitato di antica origine, storicamente appartenuto al territorio bresciano. È frazione del comune di Pertica Alta che è il capoluogo.

All'Unità d'Italia (1861) il comune di Livemmo, incluso nel circondario di Salò della provincia di Brescia, contava 308 abitanti.

Nel 1928 il comune di Livemmo venne fuso con i comuni di Bel Prato e Navono, formando il comune di Pertica Alta[2].

Nel 2022 è uno tra i 310 borghi e piccoli comuni destinatari di oltre 760 milioni di euro dei fondi previsti dal MiC per il Piano nazionale borghi, finanziato con il Pnrr, per investimenti per rigenerazione culturale, sociale ed economica[3]. La Regione Lombardia ha selezionato e premiato la qualità della proposta di Livemmo, risultata la migliore sulle 32 lombarde, di cui 7 bresciane, erogando al borgo poco meno di 20 milioni di euro[4].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Edifici religiosi[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa Parrocchiale di San Marco Evangelista[5], sita in Piazza Angelo Piccini;
  • Santuario di Sant'Andrea Apostolo[6], in località Barbaine;
  • Oratorio di San Rocco al Passo di Santa Caterina[7], in via San Rocco.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Forno Fusorio: nel luglio del 2004 è iniziata una attenta campagna di scavi guidata dall’archeologo Brogiolo dell'Università di Padova che ha riportato alla luce questa struttura, dai documenti risulta essere stata utilizzata dal 1573 al 1848[8][9]. Il sito è visitabile[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 14° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni - Popolazione residente - Brescia (dettaglio loc. abitate), su dawinci.istat.it, Istituto nazionale di statistica. URL consultato il 2 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2018).
  2. ^ Regio Decreto 27 settembre 1928, n. 2371
  3. ^ Pnrr: MiC, 760 milioni di euro per 310 borghi, investimenti in tutta Italia per rigenerazione economica e culturale, su Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  4. ^ Turismo, arte, sport, natura: dal Pnrr 20 milioni per Livemmo, su Giornale di brescia, 12 marzo 2022. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  5. ^ La parrocchiale di S. Marco Evangelista in Livemmo, su LePertiche.Com, 2 novembre 2017. URL consultato il 24 marzo 2022.
  6. ^ Il santuario di S. Andrea o dei Morti di Barbaine, su LePertiche.Com, 2 novembre 2017. URL consultato il 24 marzo 2022.
  7. ^ L’Oratorio di S. Rocco alla “Santa”, su LePertiche.Com, 2 novembre 2017. URL consultato il 24 marzo 2022.
  8. ^ Forno Fusorio Livemmo, su vallesabbia.info.
  9. ^ Il forno fusorio di Livemmo, su lepertiche.com.
  10. ^ Aperture Musei della Valle Sabbia [collegamento interrotto], su vallesabbia.info.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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