Lino Aldani

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Lino Aldani, noto anche con lo pseudonimo di N. L. Janda (San Cipriano Po, 29 marzo 1926Pavia, 31 gennaio 2009), è stato uno scrittore italiano, considerato una delle voci più significative della fantascienza italiana. È stato tradotto in sedici lingue.[1]

Biografia

Si trasferì a Roma dove fece parte del gruppo di autori che debuttarono sulla rivista Oltre il cielo, nel 1960, aprendo il periodo d'oro della fantascienza italiana.[1] Visse nella capitale insegnando matematica, finché nel 1968 ritornò nel suo paese di nascita, dove si dedicò assiduamente alla stesura dei suoi romanzi e racconti, che lo consacrarono come uno dei primi autori del fantastico italiani.

È stato sindaco del piccolo comune natìo di San Cipriano Po per diversi anni.[1]

Carriera letteraria

Nel 1977 pubblicò il suo primo e più fortunato romanzo, Quando le radici, iniziato a scrivere dieci anni prima. A quest'opera fecero seguito numerosi racconti, accanto ai romanzi Eclissi 2000 (1979), Nel segno della luna bianca (anche come Febbre di luna, 1980), scritto con Daniela Piegai, e La croce di ghiaccio (1989).

Da segnalare, inoltre, la sua produzione saggistica: il suo libro La fantascienza (1962) fu il primo saggio italiano a trattare dell'argomento.

Oltre a essere uno scrittore di science fiction assai apprezzato e di grande qualità (il suo pseudonimo era quello di N. L. Janda), Aldani fondò nel 1963, con Massimo Lo Jacono (i cui pseudonimi erano invece quelli di Megalos Diekonos e L. J. Mauritius) e con Giulio Raiola, Futuro, la prima rivista interamente italiana di science fiction, che pubblicò tra gli altri per la prima volta in Italia un racconto di Adolfo Bioy Casares e di Juan Rodolfo Wilcock.

A inizio 2007 fu pubblicato il suo ultimo romanzo, Themoro Korik, ambientato in un'originale Trieste notturna.

Opere

Romanzi

  • Quando le radici (1977)
  • Eclissi 2000 (1979)
  • Nel segno della luna bianca (1980)
  • La croce di ghiaccio (1989)
  • Themoro Korik (2007)

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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