Lingtren

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Lingtren
La vetta del Lingtren.
StatiBandiera del Nepal Nepal
Bandiera della Cina Cina
Altezza6 749 m s.l.m.
Prominenza593 m
CatenaHimalaya
Coordinate28°01′40″N 86°51′18″E / 28.027778°N 86.855°E28.027778; 86.855
Data prima ascensione1935
Autore/i prima ascensioneEric Shipton e Dan Bryant
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Nepal
Lingtren
Lingtren

Il Lingtren è una montagna dell'Himalaya alta 6749 m e situata a 8 km in linea d'aria dall'Everest, sul confine tra il Nepal e la Regione Autonoma del Tibet, governata dalla Cina. Il Lingtren è stato salito per la prima volta nell'agosto del 1935 da una spedizione britannica guidata da Eric Shipton.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

La cresta ovest che scende dalla cima dell'Everest trova il suo punto più basso nella sella chiamata Lho La (6026 m), per risalire in seguito alla cima del Khumbutse (6665 m). Da qui scende fino ai 6204 m di un altro colle, privo di nome, e riprende a salire fino a formare la vetta del Lingtren; da qui si abbassa ai 6126 m di un'altra forcella, il Nup La, e continua a risalire fino alla cima del Pumori (7165 m). A sud di tale cresta si trova la valle nepalese del Western Cwm, all'interno della quale scende in direzione nord-est il ghiacciaio Khumbu, che termina nell'enorme seraccata della cascata Khumbu; al termine di quest'ultima la valle svolta decisamente e riprende a scendere verso sud-ovest. All'apice di questo angolo si trova il Lingtren.

A nord della cresta ovest, in territorio tibetano, il braccio occidentale del ghiacciaio Rongbuk scende verso est per raggiungere il corpo principale della massa glaciale. Nei pressi del Lingtren il ghiacciaio Khumbu si trova ad un'altitudine di 5400 m, mentre dall'altra parte il Rongbuk si trova a 6000 m.[1]

Geologicamente, la parete sud della montagna è composta da uno spesso strato di granito sovrapposto ad una massa di gneiss scuro nella quale sono presenti consistenti intrusioni granitiche.[2]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Il Lingtren può essere facilmente avvistato dai villaggi abitati della valle del Khumbu, in Nepal, ma fu scoperto da esploratori occidentali solo nel 1921, nel corso della prima spedizione britannica all'Everest. Mentre effettuavano la ricognizione della zona a nord della montagna per cercare una via di salita, George Mallory e Guy Bullock tentarono di raggiungere lo spartiacque formato dalla cresta ovest, che avevano ritenuto impercorribile fino alla vetta dell'Everest, per vedere cosa ci fosse sul lato sud della montagna. In questa occasione scoprirono il Lingtren, che però non salirono, aggirandolo più a ovest per approdare al Nup La; da qui il profondo burrone che separava il passo dal Western Cwm e gli enormi seracchi della cascata Khumbu li fecero desistere dall'intraprendere questa via.[3][4]

Prima salita[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della spedizione britannica all'Everest del 1935 la regione fu nuovamente esplorata; Eric Shipton e il neozelandese Dan Bryant scalarono numerose cime, tra le quali tre nel gruppo del Lingtren; la vetta principale fu una di queste. Mentre discendevano un'affilata cresta ghiacciata una cornice cedette sotto di loro, e Bryant cadde; fortunatamente Shipton riuscì a trattenere la corda alla quale era attaccato il compagno. Con l'aiuto della piccozza Bryant riuscì a risalire e a riguadagnare la cresta.[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mount Everest. 1:50000 (carta topografica), National Geographic, 1988.
  2. ^ (EN) Mike Searl, Colliding Continents: A geological exploration of the Himalaya, Karakoram, and Tibet, Oxford University Press, 2013, p. XIX, ISBN 9780191652486.
  3. ^ Murray, pp. 21-24.
  4. ^ Howard-Bury, pp. 213-215.
  5. ^ (EN) Walt Unsworth, Everest, The Mountaineering History, Seattle, Mountaineers Books, 2000, p. 199-200, ISBN 978-0898866704.
  6. ^ (EN) Maurice Isserman e Stewart Weaver, Fallen Giants: A History of Himalayan Mountaineering from the Age of Empire to the Age of Extremes, Yale University Press, 2010, p. 189, ISBN 978-0300164206.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Wade Davis, Into the Silence: The Great War, Mallory, and the Conquest of Everest, Random House, 2012, ISBN 9780099563839.
  • (EN) Charles Howard-Bury, Mount Everest, The Reconnossaince, 1921, New York, Longmans, Green and Co., 1922. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  • (EN) William Hutchison Murray, The Story of Everest, J. M. Dent & Sons, 1953.

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