Linea di difesa di Amsterdam

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 Bene protetto dall'UNESCO
Linea di difesa di Amsterdam
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iv) (v)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1996
Scheda UNESCO(EN) Defence Line of Amsterdam
(FR) Scheda

Il patrimonio dell'umanità dell'UNESCO[1] noto come linea di difesa di Amsterdam (olandese: Stelling van Amsterdam) è un anello di 135 chilometri composto da fortezze che circonda Amsterdam. Il complesso è formato da 42 forti situati nella fascia tra i 10 ed i 15 chilometri dal centro, e da terreni che potevano essere facilmente allagati in tempo di guerra. L'allagamento è stato progettato al fine di produrre una profondità di circa 30 centimetri, insufficiente per permetterne l'attraversamento in barca. Tutti gli edifici nel raggio di un chilometro dalla linea dovevano essere costruiti in legno, in modo da poter essere bruciati in caso di necessità.

La Stelling van Amsterdam venne costruita tra il 1880 ed il 1920. L'invenzione degli aeroplani e dei carri armati rese obsoleti i forti, oggi sotto il controllo del consiglio comunale e del dipartimento della natura, e sono aperti al pubblico.

Funzione[modifica | modifica wikitesto]

La Stelling van Amsterdam fu principalmente una "linea d'acqua" difensiva (in olandese: waterlinie). In caso di attacco nemico grandi porzioni di terreno attorno ad Amsterdam potevano essere inondate al fine di impedire l'avanzata nemica. Amsterdam avrebbe funzionato quale reduit nazionale, ultima roccaforte dei Paesi Bassi. I forti venivano costruiti nei punti in cui strade, ferrovie o dighe intersecavano la linea d'acqua. In questi punti non ci sarebbe stata acqua a fermare il nemico, e le fortezze avrebbero dovuto servire come base per colpire gli avversari con i cannoni.

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Colline e bunker

Le leggi sulla costruzione della Stelling van Amsterdam entrarono in vigore nel 1874. Durante la preparazione fu evidente che il progetto era già obsoleto rispetto alle nuove tecniche. L'invenzione della granata a percussione (che sarebbe esplosa al contatto col bersaglio) imponeva di modificare la tecnica di costruzione dei forti passando dall'uso della muratura a quello del cemento. Gli olandesi non avevano la necessaria esperienza nell'uso del cemento. Vennero svolti numerose prove bombardando le mura in cemento con artiglieria di vario calibro. Si decise che le fondamenta di sabbia avrebbero dovuto essere lasciate sedimentare per vari anni prima di poterci costruire sopra, per cui l'edificazione non iniziò prima del 1897.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

La Stelling van Amsterdam non venne mai usata in combattimento, e l'uso degli aerei la rese obsoleta già dopo la prima guerra mondiale. In ogni caso venne conservata e mantenuta in servizio fino al 1963.

La diga che attraversa Haarlemmermeer, che rendeva possibile l'allagamento della parte meridionale del polder mentre quella settentrionale avrebbe continuato a produrre cibo per Amsterdam, viene ora tagliata in due dall'autostrada A4. Questa autostrada passa anche attraverso la Ringvaart a Roelofarendsveen, impedendo ogni futuro uso della Stelling.

Nel 1996 l'intera Stelling van Amsterdam divenne patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

I 42 forti della Stelling[modifica | modifica wikitesto]

Fronte nord[modifica | modifica wikitesto]

Fronte nord-ovest[modifica | modifica wikitesto]

Fronte ovest[modifica | modifica wikitesto]

Fronte sud-ovest[modifica | modifica wikitesto]

Fronte sud[modifica | modifica wikitesto]

Fronte sud-est[modifica | modifica wikitesto]

Fronte Zuiderzee[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Unesco, i 21 siti patrimonio dell'Umanità più sconosciuti al mondo, su Corriere della Sera. URL consultato il 30 novembre 2015.

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