Laser a eccimeri

Un laser a eccimeri (o laser a ecciplessi) è un dispositivo che produce luce laser nella regione dell'ultravioletto, impiegato nella chirurgia refrattiva e nella produzione di semiconduttori.
Il termine eccimero è la contrazione di dimero eccitato e si riferisce al materiale con cui la luce laser viene prodotta.
Un laser ad eccimeri utilizza tipicamente una combinazione di un gas nobile (argon, kripton o xenon) e un gas reattivo (fluoro o cloro). Sotto appropriate condizioni di stimolazione elettrica e alta pressione, viene creata una pseudo-molecola chiamata eccimero. Questa è stabile solo in uno stato eccitato e può dar luogo a luce laser nella regione ultravioletta.
Origini e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]
Il primo laser a eccimeri è stato inventato nel 1971 da Nikolaj Basov, V. A. Danilyčev e Ju. M. Popov presso l'istituto di Fisica "Lebedev" di Mosca.[1] Utilizzava un dimero di xeno (Xe2) eccitato con un fascio di elettroni per stimolare un'emissione di luce coerente alla lunghezza d'onda di 172 nm. Nel 1972 H.A. Koehler e colleghi presentarono un miglioramento dell'emissione usando gas di xeno ad alta pressione.[2]
Un'evidenza definitiva dell'emissione del laser a eccimeri a 173 nm, usando gas compresso a 12 atmosfere e pompato da un raggio elettronico, fu presentata nel 1973 da Mani Lal Bhaumik a Los Angeles. Il restringimento della linea spettrale a soli 0,25 nm portò ad un aumento di circa mille volte dell'intensità emessa che raggiunse 1 joule, sufficiente a far evaporare il rivestimento dello specchio. Questo confermò la possibilità di sviluppare laser ad alta potenza utilizzando lunghezze d'onda corte.[3][4][5]
I successivi miglioramenti della tecnica hanno visto l'impiego di alogenuri dei gas nobili, tra cui il bromuro di xeno (XeBr) originariamente sviluppato nel 1975.[6] Miglioramenti furono apportati da diversi gruppi di ricerca, tra cui Avco Everett Research Laboratory,[7] Sandia Laboratories,[8] Northrop Research and Technology Center,[9] il Naval Research Laboratory,[10] che sviluppò anche il laser a XeCl[11] in cui l'eccitazione era prodotta da una scarica a micro onde,[12] e il Los Alamos National Laboratory.[13]
Principio di funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

L'emissione di luce laser è resa possibile dal fatto che una molecola di eccimero possiede uno stato eccitato di legame ed uno stato fondamentale di non-legame, questo perché i gas nobili sono normalmente inerti e non formano legami chimici con altri elementi. Tuttavia, quando vengono eccitati (tramite una scarica elettrica o un fascio di elettroni) gli atomi dei gas nobili possono legarsi temporaneamente in dimeri (molecole composte da due atomi di gas nobile) o complessi con atomi di alogeni. Tali dimeri e complessi cedono il loro eccesso di energia emettendo un fotone e tornando nel loro stato fondamentale, dove nell'arco di pochi picosecondi si dissociano nuovamente in atomi isolati.
La maggior parte dei laser a eccimeri funziona con alogenuri di gas nobili. La lunghezza d'onda della luce laser prodotta dipende dalla molecola usata; in genere la luce prodotta ricade nelle frequenze dell'ultravioletto.[14]
Lunghezze d'onda di emissione di tipici laser a eccimeri[modifica | modifica wikitesto]
Eccimero | Lunghezza d'onda |
---|---|
Ar2 | 126 nm |
Cl2 | 259 nm |
F2 | 157 nm |
Kr2 | 146 nm |
Xe2 | 172 e 175 nm |
Ecciplesso | Lunghezza d'onda |
ArF | 193 nm |
CaF2 | 193 nm |
Kr2 | 146 nm |
KrF | 248 nm |
KrCl | 222 nm |
XeBr | 282 nm |
XeCl | 308 nm |
XeF | 351 nm |
Alcuni di queste linee di emissione possono anche essere modulate per mezzo di prismi e modifiche alle cavità risonanti.[15]
Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

I laser a eccimeri funzionano generalmente a impulsi, con una frequenza di circa 100 Hz ed una durata dell'impulso di circa 10 ns; vi sono anche modelli che operano a 200 Hz e 30 ns.
L'elevata energia della luce ultravioletta li rende utili in microchirurgia (in special modo quella oftalmica), in angioplastica,[16] in applicazioni dermatologiche e nella produzione di semiconduttori.
Nella fotolitografia, si utilizzano lampade a UV estremo la cui luce è prodotta da laser a eccimeri KrF e ArF, che emettono alle lunghezze d'onda di 248 e 193 nm.[17][18][19][20]
I laser a eccimeri sono dispositivi piuttosto grossi e ingombranti e questo rappresenta uno svantaggio in campo medico; tuttavia il progredire della tecnica sta riducendo le dimensioni dei dispositivi.
Ricerca scientifica[modifica | modifica wikitesto]
I laser a eccimeri sono ampiamente utilizzati in numerosi campi di ricerca scientifica, sia come sorgente primaria che, particolarmente con i laser a XeCl, come pompaggio per i laser a coloranti dove vengono impiegati nella regione verde e blu dello spettro.[21][22] Vengono utilizzati comunemente nei sistemi di deposizione fisica da vapore con la Pulsed laser deposition, dove la loro elevata pressione radiante, la corta lunghezza d'onda e le proprietà del raggio li rendono ideali per le tecniche di ablazione in una vasta gamma di materiali.[23]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ N G Basov, V A Danilychev e Yurii M Popov, Stimulated emission in the vacuum ultraviolet region, in Soviet Journal of Quantum Electronics, vol. 1, n. 1, 31 gennaio 1971, pp. 18–22, DOI:10.1070/qe1971v001n01abeh003011, ISSN 0049-1748 .
- ^ H.A. Koehler, L.J. Ferderber, D.L. Redhead e P.J. Ebert, Stimulated VUV emission in high‐pressure xenon excited by high‐current relativistic electron beams, in Applied Physics Letters, vol. 21, n. 5, settembre 1972, pp. 198–200, DOI:10.1063/1.1654342, ISSN 0003-6951 .
- ^ E. Ault, M. Bhaumik, W. Hughes, R. Jensen, C. Robinson, A. Kolb e J. Shannon, Xe Laser Operation at 1730 Ǻ, in Journal of the Optical Society of America, vol. 63, n. 7, ottobre 1973, pp. 907-907.
- ^ The News in Focus, in Laser Focus, vol. 9, n. 5, maggio 1973, pp. 10-14.
- ^ E. Ault, M. Bhaumik, W. Hughes, R. Jensen, C. Robinson, A. Kolb e J. Shannon, Xenon molecular laser in the vacuum ultraviolet, in IEEE Journal of Quantum Electronics, vol. 9, n. 10, ottobre 1973, pp. 1031–1032, DOI:10.1109/jqe.1973.1077396, ISSN 0018-9197 .
- ^ Basting, D. et al., History and future prospects of excimer laser technology, 2nd International Symposium on Laser Precision Microfabrication, pages 14–22.
- ^ Ewing, J. J. and Brau, C. A. (1975), Laser action on the 2 Sigma+ 1/2--> 2 Sigma+ 1/2 bands of KrF and XeCl, Appl. Phys. Lett., vol. 27, no. 6, pages 350–352.
- ^ Tisone, G. C. and Hays, A. K. and Hoffman, J. M. (1975), 100 MW, 248.4 nm, KrF laser excited by an electron beam, Optics Comm., vol. 15, no. 2, pages 188–189.
- ^ Ault, E. R. et al. (1975), High-power xenon fluoride laser, Applied Physics Letters 27, p. 413.
- ^ Searles, S. K. and Hart, G. A., (1975), Stimulated emission at 281.8 nm from XeBr, Applied Physics Letters 27, p. 243.
- ^ C. P. Christensen, R. W. Waynant and B. J. Feldman, High Efficiency Microwave Discharge XeCl Laser, Appl. Phys. Lett. 46, 321 (1985).
- ^ U. S. Patent 4,796,271 by Potomac Photonics, Inc,
- ^ Robert R. Butcher, A Comprehensive Study of Excimer Lasers, MSEE Thesis, 1975
- ^ Basting, D. and Marowsky, G., Eds., Excimer Laser Technology, Springer, 2005.
- ^ F. J. Duarte (Ed.), Tunable Lasers Handbook, Academic, New York, 1995, Chapter 3.
- ^ R. Linsker, R. Srinivasan, J. J. Wynne e D. R. Alonso, Far-ultraviolet laser ablation of atherosclerotic lesions, in Lasers Surg. Med., vol. 4, n. 1, 1984, pp. 201–206, DOI:10.1002/lsm.1900040212, PMID 6472033.
- ^ Jain, K. et al., Ultrafast deep-UV lithography with excimer lasers, IEEE Electron Device Lett., Vol. EDL-3, 53 (1982): http://ieeexplore.ieee.org/xpl/freeabs_all.jsp?arnumber=1482581
- ^ Polasko et al., Deep UV exposure of Ag2Se/GeSe2 utilizing an excimer laser, IEEE Electron Device Lett., Vol. 5, p. 24(1984): http://ieeexplore.ieee.org/xpls/abs_all.jsp?arnumber=1484194&tag=1
- ^ Jain, K. Excimer Laser Lithography, SPIE Press, Bellingham, WA, 1990.
- ^ Lin, B. J., Optical Lithography, SPIE Press, Bellingham, WA, 2009, p. 136.
- ^ Duarte, F. J. and Hillman, L. W. (Eds.), Dye Laser Principles, Academic, New York, 1990, Chapter 6.
- ^ Tallman, C. and Tennant, R., Large-scale excimer-laser-pumped dye lasers, in: High Power Dye Lasers, Duarte, F. J. (Ed.) (Springer, Berlin, 1991) Chapter 4.
- ^ Chrisey, D.B. and Hubler, G.K., Pulsed Laser Deposition of Thin Films (Wiley, 1994), ISBN 9780471592181, Chapter 2.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) IUPAC Gold Book, "excimer laser", su goldbook.iupac.org.
Controllo di autorità | GND (DE) 4153300-8 |
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