Lajos Buday

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Lajos Buday
Nascita1922
MorteUrhida, 16 marzo 1945
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Ungheria Regno d'Ungheria
Forza armataMagyar Királyi Honvéd Légierő
SpecialitàCaccia
GradoSergente
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1941-1945)
Decorazionivedi qui
dati tratti da Buday, Lajos[1][2]
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Lajos Buday (1922Urhida, 16 marzo 1945) è stato un militare e aviatore ungherese, asso dell'aviazione da caccia nel corso della seconda guerra mondiale abbattendo individualmente 9 aerei nemici[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1922.[1] Arruolatosi nella Magyar Királyi Honvéd Légierő divenne pilota militare, e nel giugno 1944 fu assegnato alla 101/1 "Zongora" del di base a Veszprém.[1] Tale reggimento, equipaggiato con i caccia Messerschmitt Bf 109G-6, era destinato a contrastare le incursioni effettuate dall'US Army Air Force contro il territorio dell'Ungheria al fine di costringere il governo locale ad uscire dalla guerra. Il 26 giugno conseguì la sua prima vittoria aerea abbattendo un bombardiere pesante Consolidated B-24 Liberator vicino a Balozsameggyes, cui ne seguirono ulteriori due, uno il 22 agosto e uno il 5 novembre.[3] Quella del 22 fu la centesima vittoria del reggimento.[4] Dopo che il governo ungherese decise di concentrare le attività dell'aeronautica militare contro le forze sovietiche che oramai minacciavano direttamente il territorio nazionale,[5] conseguì ulteriori 6 vittorie, abbattendo 2 caccia Yakovlev Yak-9, 2 Lavochkin La-5, 1 bombardiere Douglas DB-7 Boston e 1 cacciabombardiere Ilyushin Il-2 Sturmovik. Il suo aereo venne abbattuto il 16 marzo 1945 da un caccia sovietico Lavochkin La-7 pilotato da V.F. Bersenyev (848.IAP), nel corso di un combattimento aereo vicino a Urhida.[N 1][6] Lanciatosi con il paracadute urtò violentemente le funi che lo sostenevano rompendosi il collo.[7] Nel corso dei suoi funerali si ebbe una incursione aerea che causò la morte di un militare ungherese e distrusse la bara che conteneva la salma.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Piccola medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Croce di Ferro di I classe (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel corso di quel combattimento vennero abbattuti altri due Bf 109G ungheresi.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ciel de Gloire.
  2. ^ Punka 2002, p.87.
  3. ^ Punka 2002, p.61.
  4. ^ Punka 2002, p.57.
  5. ^ Punka 2002, p.62.
  6. ^ Punka 2002, p.68.
  7. ^ Punka 2002, p.79.
  8. ^ a b Punka 2002, p.76.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (HU) B. Stenge Csaba, Elfelejtett hősök – A Magyar Királyi Honvéd Légierő ászai a II. világháborúban, Peudlo Kiadó, 2006.
  • (HU) Ottó Császár, Élet és Halál a Levegőben – vitéz Szentgyörgyi Dezső életrajzi regénye, Malév Kiadó, 1994.
  • (EN) Hans Werner Neulen, In the skies of Europe: Air Forces Allied to the Luftwaffe 1939–1945, Ramsbury, Marlborough, The Crowood Press, 2000, ISBN 1-86126-799-1.
  • (EN) Gӳorge Punka, Hungarian Aces of World War 2, Oxford, England, Osprey Publishing, 2002, ISBN 978-1-84176-436-8.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Buday, Lajos, su Ciel de Gloire. URL consultato il 2 giugno 2023.
  • (HU) Puma pilóták, su Pumaszallas. URL consultato il 2 giugno 2023.