La camera di Giovanni

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La camera di Giovanni
Titolo originaleGiovanni's Room
AutoreJames Baldwin
1ª ed. originale1956
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
AmbientazioneParigi
ProtagonistiDavid
CoprotagonistiGiovanni

La camera di Giovanni (titolo originale: Giovanni's Room) è il secondo romanzo dello scrittore afroamericano James Baldwin, pubblicato per la prima volta nel 1956. Secondo la critica il libro è degno di nota per l'aver portato alla luce, per la prima volta, rappresentazioni complesse dei sentimenti omoerotici ad un ampio pubblico di lettori, e questo con empatia ed abilità narrativa; favorendo così anche in tal maniera un discorso pubblico più vasto sulle questioni riguardanti l'orientamento omosessuale[1].

La storia si concentra sugli eventi della vita d'un giovane uomo statunitense che vive a Parigi, coi suoi sentimenti e frustrazioni riguardanti i propri rapporti con altri uomini. L'intera vicenda è narrata in prima persona da David, la cui fidanzata si è diretta da sola in Spagna: rimasto a Parigi inizia una relazione amorosa con un giovane ragazzo italiano di nome Giovanni conosciuto in un bar gay della capitale francese dove lavora come inserviente al bancone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dal sud della Francia, ove si trova in quel momento, David è in procinto di tornare a Parigi in treno; la sua ragazza, Hella, è tornata anzitempo in patria; quanto a Giovanni, egli sta per subire la pena della ghigliottina. Comincia così a riportare tutto ciò ch'è accaduto fino a quel momento.

David innanzi tutto ricorda la prima esperienza sessuale avuta da adolescente insieme ad un altro ragazzo, Joey, quando viveva a Brooklyn. La mattina seguente, però, David aveva rifiutato anche con se stesso ciò che era accaduto la notte precedente e per scordarsene completamente si era allontanato da Joey. David vive assieme al padre, un uomo col vizio del bere, ed alla zia Ellen; il ragazzo col tempo prende anche lui il cattivo esempio ed una sera, ubriaco, provoca un incidente con l'automobile. Lasciato anzitempo il college prova a cercare un lavoro ed infine decide di trasferirsi in Francia per "andare alla ricerca di se stesso".

Dopo un anno trascorso a Parigi, senza più un soldo, prova a chiamare Jacques, un conoscente omosessuale (un vecchio uomo d'affari benestante), per chiedergli un prestito; i due uomini si dirigono poi al gay bar di proprietà di un certo Guillaume. Qui David vede per la prima volta Giovanni, il nuovo giovane barista, ed iniziano subito a chiacchierare divenendo ben presto amici. Più tardi vanno tutti e tre in un ristorante sito a Les Halles e qui, mentre degustano ostriche annaffiate da buon vino bianco Jacques ingiunge a David di non vergognarsi a provar sentimenti d'amore nei confronti d'un altro uomo. Giovanni nel frattempo sta raccontando di come abbia conosciuto Guillaume in un cinema e di come questi, vistolo affamato, l'abbia invitato a cena. Al termine della serata Giovanni torna nella sua camera, accompagnato da David, e qui i due hanno un rapporto sessuale.

David finisce con il trasferirsi nella piccola stanza in affitto del ragazzo; insieme affrontano anche l'argomento riguardante la fidanzata dell'americano, Hella, ma Giovanni sembra non preoccuparsene particolarmente, convinto com'è che la donna in ogni caso debba rimaner sottomessa all'uomo qualunque decisione questi prenda. In una successiva lettera la ragazza annuncia che sta per tornar e David, preso da scrupoli, per convincersi che in realtà lui non è affatto gay cerca immediatamente una donna; incontrata Sue, una biondina, in un locale finisce subito a letto con lei. Ora David si sente più tranquillo e può tornare da Giovanni ma, appena entrato nella sua stanza vi trova il ragazzo in piena crisi isterica per esser stato licenziato dal bar di Guillaume.

Tornata Hella David lascia la camera di Giovanni e senza avvisarlo, scompare; invia intanto una lettera al padre chiedendogli i soldi per poter sposarsi; in seguito all'interno d'una libreria la coppia incontra proprio Jacques e Giovanni: alla ragazza non piace affatto il primo, coi suoi atteggiamenti affettati da effeminato. Lasciata Hella in albergo David si dirige da Giovanni e, nella sua camera, tenta di convincerlo dell'impossibilità d'aver una vita in comune e che se continuasse a rimaner con lui dovrebbe sacrificar la propria virilità: e questo non se la sente proprio di farlo. In seguito David s'imbatte più volte nel ragazzo e rimane sconvolto nel veder come questi, preso l'esempio di Jacques col quale ha iniziato a convivere, si atteggi sempre più a effeminato senza alcun pudore: più tardi però gli giunge all'orecchio la notizia che i due non stanno più assieme e si sente sollevato.

La notizia della morte di Guillaume coglie del tutto alla sprovvista David; cominciano a circolar notizie su come Giovanni, tornato dall'uomo per chiedergli d'esser assunto nuovamente, abbia finito per sottostar alle sue richieste finendo a letto con lui: David pensa con convinzione che così il ragazzo abbia sacrificato senza più alcuna possibilità di tornar indietro, la propria dignità. È accaduto che Guillaume, dopo aver compromesso il ragazzo, abbia rifiutato con sprezzo di riassumerlo affermando che oramai non era più di alcun interesse per i clienti: il ragazzo preso da rabbia incontrollabile ha così colpito a morte l'uomo.

Giovanni prova a nascondersi, ma viene presto scovato dalla polizia e condannato a morte per omicidio. Il giorno dell'esecuzione David si trova nel sud della Francia e sta programmando il proprio matrimonio; la governante lo incoraggia a sposarsi ed aver dei bambini, come fanno tutti. Ma la coscienza comincia pian piano a rimordergli e, distrutto dal senso di colpa e dalla notizia dell'imminente esecuzione di Giovanni, scappa via in direzione di Nizza dove va alla ricerca di qualche marinaio ben disposto con cui poter trascorrer qualche ora insieme in intimità.

Scoperto da Hella, viene da questa abbandonato: il libro si conclude con le immagini mentali dell'esecuzione di Giovanni e del rimorso struggente provato da David.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bronski, Michael, ed. Pulp Friction: Uncovering the Golden Age of Gay Male Pulps. New York: St. Martin's Griffin, 2003, pages 10-11.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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