Karina Sainz Borgo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Karina Sainz Borgo nel 2023

Karina Sainz Borgo (Caracas, 1982) è una giornalista e scrittrice venezuelana.

I suoi libri sono stati tradotti in più di trenta lingue e i suoi racconti sono stati pubblicati su riviste come Granta.[1][2] Fa parte di quella che i critici hanno definito "letteratura della diaspora venezuelana" o "dell'esodo".[3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureata in Comunicazione sociale presso l'Universidad Católica Andrés Bello. Dal 2006 è residente in Spagna, dov'è arrivata all'età di 24 anni.

Ha lavorato per giornali spagnoli come Vozpópuli, Zenda e Onda Cero.[5] È autrice di libri sul giornalismo come Caracas hip-hop e Tráfico y Guaire, el país y sus intelectuales.[6] Lavora come giornalista e colonnista per il giornale spagnolo ABC.

Nel 2019 ha pubblicato Notte a Caracas, il suo primo romanzo, un successo senza precedenti nella letteratura venezuelana che è stato tradotto in più di venti lingue.[7][8] Il romanzo racconta la storia della giovane Adelaida Falcón che, dopo la morte della sua madre, tenta di fuggire da un paese che, dopo anni di prosperità e crescita economica, da ormai un trentennio vive una crisi economica e sociale che spesso sfocia nella violenza.[9][10]

La rivista statunitense Time ha inserito questo romanzi tra i 100 libri più importanti dell'anno 2019.[11] Lo scrittore Fernando Aramburu evidenzia la "straordinaria qualità di Sainz Borgo come romanziera".[12] Secondo il New York Times, il romanzo ha "echi di Borges", in una Venezuela che vive nel caos politico.[13] Thierry Clermont di Le Figaro scrive che Sainz Borgo "pubblica un primo romanzo magistrale, saturato di violenza, di speranza e di luce",[14] mentre Florence Noiville di Le Monde considera La figlia della spagnola un bellissimo e feroce primo romanzo.[15]

Nel 2021 pubblica La custode, dove rivisita il mito di Antigone e il diritto fondamentale di seppellire i propri morti.[16][17] Sainz Borgo torna all'"immagine di donne che generalmente stanno sole o accompagnate da altre donne".[17]

Insieme ad autori come Keila Vall de la Ville, Rodrigo Blanco Calderón, Michelle Roche Rodríguez o Camilo Pino, fa parte di quella che i critici hanno chiamato "letteratura della diaspora venezuelana" o "dell'esodo".[3][4][18]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Cronaca[modifica | modifica wikitesto]

  • Caracas hip-hop (Caracas, 2007)
  • Cuatro reportajes, dos décadas, una historia: Tráfico y Guaire, el país y sus intelectuales (Fundación para la Cultura Urbana, 2007)
  • Crónicas barbitúricas (Círculo de Tiza, 2019)

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Notte a Caracas (Einaudi, traduzione di Federica Niola, 2019)
  • La custode (Einaudi, 2022)
  • La isla del Doctor Schubert (Lumen, 2023)

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • Grand prix de l'héroïne Madame Figaro du roman étranger (2020)
  • Nominada al LiBeraturpreis (2020)
  • Finalista del Kulturhuset Stadsteatern Stockholm (2021)
  • Longlist dell'Europese Literatuurprijs (2021)
  • Premio O. Henry (2021)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlos Pardo, Maldito país, Venezuela, in El Paía.
  2. ^ (EN) Scissors, su granta.com.
  3. ^ a b (ES) Literatura de la diáspora venezolana, su coolt.com.
  4. ^ a b (ES) El éxodo del talento literario, su eluniversal.com.
  5. ^ Elvira Palomo, Karina Sainz Borgo: “No conozco otra cosa que no sea la violencia”, su elpais.com, El País.
  6. ^ Karina Sainz Borgo: «La Venezuela que yo echo de menos ya no existe», su elcultural.com, El Cultural.
  7. ^ (ES) En espera de la tercera, por Daniel Fernández, su lavanguardia.com.
  8. ^ Luis H. Goldáraz, Karina Sainz Borgo: "No ha habido territorio más incomprendido que el del migrante", in Libertad Digital.
  9. ^ Enric González, Lecturas que habría lamentado perderme en 2019, su jotdown.es, Jot Down.
  10. ^ Noemi Milani, Un racconto del Venezuela oggi: "Notte a Caracas" di Karina Sainz Borgo, su ilLibraio.it, 14 giugno 2019. URL consultato il 26 giugno 2023.
  11. ^ 'Time' elige 'La hija de la española' de Karina Sainz entre los 100 mejores libros del año, su vozpopuli.com, Vozpopuli.es.
  12. ^ (ES) Una novela en la fosa séptica, su elmundo.es.
  13. ^ (EN) Jaime Lalinde, Echoes of Borges in a Novel of War-Torn Venezuela, in The New York Times, 18 ottobre 2019. URL consultato il 26 giugno 2023.
  14. ^ (FR) La fille de l’Espagnole de Karina Sainz Borgo, ou les ombres folles de Caracas, su lefigaro.fr.
  15. ^ (FR) Karina Sainz Borgo : « Je viens d’un pays, le Venezuela, qui n’existe pas », in Le Monde.fr, 4 gennaio 2020. URL consultato il 26 giugno 2023.
  16. ^ (ES) GESE-La Estrella de Panamá, El tercer país, su laestrella.com.pa.
  17. ^ a b (ES) Anna Carolina Maier, 'El tercer país', el Comala donde uno no quiere volver, su letraslibres.com.
  18. ^ (ES) ¿Existe una literatura de la diáspora venezolana?, su lagranaldea.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2285208 · ISNI (EN0000 0000 7879 2109 · SBN MODV669317 · LCCN (ENno2008102615 · GND (DE134231805 · BNE (ESXX4901737 (data) · BNF (FRcb17838224m (data) · J9U (ENHE987010679686405171 · NSK (HR000736599 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008102615