Johannes Zülle

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Salita all'alpeggio, 1914, olio e bronzo dorato su cartoncino.

Johannes Zülle (Schwellbrunn, 29 dicembre 1841Herisau, 17 marzo 1938) è stato un pittore svizzero.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Hans Ulrich, giornaliero per lavori pesanti, e di Anna Barbara Schoch, rimase celibe tutta la vita.[1] A causa della povertà della sua famiglia da bambino lui e i suoi genitori furono costretti a spostarsi più volte tra Schwellbrunn e Herisau.[2] Nel 1852 la sua famiglia si trasferì nella frazione di Aedelswil a Herisau: frequentando la scuola locale di Einfang, Zülle venne incoraggiato dal suo insegnante a coltivare il suo talento per la pittura e per il disegno.[2] A dodici anni venne istruito dalla sorella Anna all'arte della tessitura, che per decenni fu la sua occupazione principale.[2] Nel 1854 la famiglia si trasferì a Waldstatt.[2]

Nel 1870 Zülle iniziò a praticare l'arte pittorica, e dopo un breve periodo in cui utilizzò gli acquarelli, si dedicò ben presto alla pittura ad olio.[2] Nel 1871 conobbe Johannes Müller, esponente della pittura contadina, che ne influenzò fortemente l'opera.[1][2] Grazie ai proventi del suo lavoro acquistò nel 1880 la proprietà dell'Eggeli, tra Herisau e Schwellbrunn.[2] Lì vi visse con i genitori fino alla loro morte e con la sorella fino a quando questa si sposò.[2] Nel 1908 vendette l'Eggeli e acquistò una casa a unteren Hueb presso Herisau.[2] Nel 1932 vendette la sua casa ma conservò il diritto a vivere nel piano terra.[2] A 94 anni, a causa di alcuni problemi di salute dovette trasferirsi all'ospizio di Ebmet.[2] Morì nel 1938 all'ospedale distrettuale di Herisau.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ansicht vom obern Petersälple, 1920 circa

Fino al 1908 si dedicò prevalentemente alla tessitura, dipingendo solo come attività accessoria.[1] Fu inoltre attivo nell'arte della selleria, che imparò in parte da autodidatta, in parte con l'aiuto di Johannes Weishaupt, uno dei più famosi sellai della regione.[2] In particolare si dedicò al commercio delle Senntumsschellen (campanacci per mucche) e ornamenti per cinghie.[1]

Il suo primo disegno noto è una salita all'alpeggio del 1872.[1] In seguito riprese gli stilemi di Johannes Müller, perfezionandoli.[1] I suoi lavori sono caratterizzati da una gradazione dei colori dei paesaggi e dalla precisione nei dettagli di animali e uomini.[2] Particolarmente apprezzate erano le rappresentazioni simmetriche dei pastori che facevano oscillare i campanacci al ritmo dello jodel.[2] Ancora all'inizio del XXI secolo le sue opere costituivano un modello per numerosi epigoni e pittori di souvenir.[1]

Le opere di Zülle sono esposte presso il Museo d'arte di San Gallo, il Museo del folclore dell'Appenzello, e il Museo degli usi e costumi dell'Appenzello.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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